Voghera, Massimo Adriatici trasferito in un'abitazione segreta dopo la diffusione social delle immagini della sua casa
Una decisione estrema per tutelare Massimo Adriatici: l'assessore della Lega è stato spostato in un'abitazione segreta. L'uomo, che nella serata di martedì durante una litigata ha ucciso un 39enne marocchino, è stato preso di mira sui social dove sono state diffuse anche le immagini della sua casa, là dove si trovava agli arresti domiciliari. La preoccupazione per possibili vendette è stata tanta, al punto di chiedere il trasferimento di Adriatici in un luogo sconosciuto e più sicuro.
La vittima, che era solito importunare i cittadini di Voghera, quella sera si trovava a un bar quando è accaduto il violento scontro. Stando ad alcune testimonianze l'assessore avrebbe invitato il marocchino a lasciare in pace i clienti, ricevendo da quest'ultimo un pugno in faccia. Alcune telecamere della zona hanno ripreso la litigata, ma non lo sparo partito dalla pistola di Adriatici e arrivato dritto al petto della vittima.
Nei giorni scorsi i familiari del 39enne si sono scagliati contro Adriatici: "Loro credono di aver ammazzato un cane ma si sbagliano - ha detto la sorella -, hanno ammazzato Youns El Bossettaoui, con una famiglia che è da generazioni qui in Italia, tutti gli zii sono cittadini italiani". A farle eco il cognato: "Le telecamere sono lì, prendete le immagini delle telecamere. Fatelo per i suoi due bambini". Come siano andate le dinamiche dei fatti ancora non è chiaro. Intanto il gip di Pavia ha confermato per Adriatici i domiciliari per il timore di "reiterazione di reato". Ma il sindaco Paola Garlaschelli ribadisce che l'ex poliziotto "è una persona stimata e rispettata in città, di cui abbiamo apprezzato il lavoro di questi mesi, è stato travolto da un fatto tragico".