Immigrato nigeriano stupra una donna in una mensa scolastica a Roma: cosa lo ha incastrato, due mesi dopo

giovedì 22 luglio 2021
Immigrato nigeriano stupra una donna in una mensa scolastica a Roma: cosa lo ha incastrato, due mesi dopo
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Violenza sessuale in una mensa a scuola. Il caso che aveva sconvolto Roma è finalmente all'epilogo: a due mesi dai fatti accaduti lo scorso 11 maggio in una scuola privata al Torrino, è finito in carcere il responsabile, un 27enne nigeriano che si era introdotto nell'istituto e aveva aggredito una addetta alla mensa. A incastrarlo una impronta lasciata su una bottiglia di liquore abbandonata in un capannone nell'area boschiva che circonda l'istituto privato "Santa Chiara", secondo quanto riporta il Tempo. 

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Da settimane i poliziotti sospettavano dell'uomo e i risultati degli esami della scientifica hanno confermato la pista. L'immigrato viveva da tempo in Italia, dove svolgeva lavoretti in zona per vivere e spesso bivaccava nei boschi circostanti. Scalzo e vestito di stracci, lo scorso maggio il nigeriano si era introdotto di soppiatto nella scuola da un'entrata secondaria sul retro dell'edificio.

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Armato di coltello sottratto dalla cucina della stessa mensa, aveva aggredito la dipendente puntandoglielo alla gola e minacciandola di morte, per poi spingerla in uno sgabuzzino e abusando di lei. Dopo la violenza, l'ha rapinata dei pochi contanti che aveva con sé ed è fuggito. Il nigeriano ha fatto perdere le sue tracce nel bosco ma gli inquirenti hanno ben presto focalizzato le ricerche proprio nel capannone, ritrovo abituale di molti sbandati del posto.