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Immigrazione, l'Europa chiama i Fratelli Musulmani per un progetto a favore delle donne

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Qualcosa che ha dell'incredibile: l'Europa ha assoldato i Fratelli Musulmani come partner di un progetto dedicato a diritti e uguaglianza e presentato pochi giorni fa a Milano. Sì, avete capito bene. Come ricorda Il Giornale da una parte il Parlamento europeo si scaglia contro l'intolleranza, il rifiuto dell'uguaglianza fra uomo e donna, del pluralismo, dei valori europei, ma dall'altro lato, per il suo programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza", si affida ai Fratelli Musulmani. Questi ultimi bollati da molti Paesi come "organizzazione terroristica".

 

 

Non per Milano che ha presentato un "piano locale di azione contro l'islamofobia", parte integrante del progetto "Meet", a sua volta finanziato dal programma europeo "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" (che vuole favorire fra l'altro l'uguaglianza di genere). "In poche parole - ha tuonato l'esponente di Fdi nonché ex vicesindaco, Riccardo De Corato.- si tratta di un progetto non per studiare il fenomeno della sottomissione della donna nel mondo islamico, bensì come il nostro paese discrimina le ragazze islamiche".

 

 

Il progetto, la cui sigla significa "More Equal Europe Together", coinvolge cinque Paesi europei ed è coordinato in Italia da una Fondazione, l'Albero della vita e il Forum europeo delle Organizzazioni giovanili islamiche."Femyso - spiega Lorenzo Vidino, massimo esperto di radicalismo islamico - è il ramo giovanile della Fioe, organizzazione che viene identificata come la struttura pan-europea della Fratellanza dai servizi di mezza Europa e da vari leader della Fratellanza stessa in Medio oriente che, al contrario dei leader di Fioe e Femyso, non negano il legame ma anzi lo ostentano con orgoglio".

 

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