Immigrazione, Mario Draghi: "Sostegno Ue a parole, fino a quando saremo soli". E Salvini lo ringrazia
“Avevo detto che avrei sollevato il problema migranti, assente dalle agende del Consiglio europeo per parecchio tempo”. Lo ha dichiarato Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles dopo la riunione straordinaria, facendo godere non poco Matteo Salvini. “Grazie al presidente del Consiglio - ha dichiarato il segretario della Lega - che ha portato sul tavolo di Bruxelles i temi dell’immigrazione, della difesa dell’Europa e dei suoi confini. Volere è potere”. Nell’ultima frase è racchiuso il vero significato dell’intervento di Salvini, per il quale fare la voce grossa con l’Ue è possibile e non vuol dire essere anti-europeisti.
“Occorre una risposta solidale e non indifferente”, ha dichiarato Draghi, che ha fatto il punto della situazione in conferenza: “Si discuterà più in dettaglio nel prossimo Consiglio europeo, ho chiesto mosse messo in agenda specifica. Intanto continueremo ad affrontare il problema da soli, sta a tutti noi prepararlo bene per arrivare a una soluzione efficace e nel segno della solidarietà”. Tra l’altro il presidente del Consiglio in mattinata aveva avuto un colloquio con Emmanuel Macron: “Deve esserci un accordo più efficace. La pura volontarietà dei ricollocamenti dei migranti ha dimostrato di essere abbastanza inefficace”.
Chi vuole l'immigrazione poi pensa che gli stranieri si devono meritare l'integrazione
“La volontà di venirci incontro c’è, perlomeno a parole”, ha aggiunto Draghi che poi ha concluso: “Ho avuto un sostegno anche da parte di Paesi che finora sono stati indifferenti, speriamo che si arrivi ai fatti”. Se lo augurano un po’ tutti in Italia, in particolare i suoi alleati di governo provenienti dal centrodestra.
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