Doping, squalificato Contador Niente Tour e Olimpiadi
Bufera sul ciclismo: il campione spagnolo condannato a 2 anni. Revocati successi a Tour 2010 e Giro 2011: vince Scarponi
Il Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) ha squalificato per 2 anni Alberto Contador. Il corridore spagnolo è stato sanzionato per la positività al clenbuterolo nel Tour de France del 2010. La squalifica, al termine di un procedimento di quasi 18 mesi, decorre dalla Grande Boucle di 2 anni fa, vinta proprio dall'iberico. Contador potrà tornare a correre il 5 agosto di quest'anno ma dovrà saltare il prossimo Tour de France e le Olimpiadi di Londra. L'atleta spagnolo, inoltre, viene privato del successo conquistato nel Tour 2010 e in quello ottenuto al Giro d'Italia 2011: di riflesso, la maglia gialla del Tour de France 2010 passa al lussemburghese Andy Schleck mentre il vincitore del Giro 2011 diventa l'italiano Michele Scarponi. La difesa dello spagnolo - Contador ha sempre spiegato la positività facendo riferimento all'assunzione di carne contaminata. La versione ha convinto la federciclismo spagnola, che ha assolto il corridore ma l'Unione ciclistica internazionale (Uci) e l'Agenzia mondiale antidoping (Wada) hanno portato la vicenda al Tas (Wada). L'Uci, in una nota, accoglie con soddisfazione l'epilogo di una vicenda "lunga e dolorosa per il ciclismo". Il presidente Pat McQuaid evidenzia comunque che "questo è un giorno triste per il nostro sport. Qualcuno potrebbe pensare ad una vittoria, ma non è affatto così. Non ci sono vincitori quando si tratta di doping: ogni caso, a prescindere dalle caratteristiche, è sempre un caso di troppo". Per il Tas la difesa di Contador non regge, così come l'accusa di Uci e Wada. La tesi della contaminazione da cibo e quella legata ad un'autoemotrasfusione, come sostenuto da Uci e Wada, sarebbero entrambe "possibili spiegazioni in linea teorica" ma "ugualmente improbabili". La presenza di clenbuterolo nelle urine è "più probabilmente" da attribuire all'assunzione di un integratore alimentare contaminato. Le reazioni - "E' come se qualcuno volesse la morte del ciclismo", ha commentato a caldo l'ex fuoriclasse belga Eddy Merckx, ricordando poi che "il nostro è lo sport che fa il maggior numero di controlli antidooping". "E' una notizia molto triste e spiacevole per il ciclismo spagnolo e più in generale per lo sport del nostro paese", ha detto Juan Carlos Castano, presidente della federciclismo spagnola (Rfec). Michele Scarponi, che in virtù della squalifica a Contador si ritrova in bacheca il Giro d'Italia 2011, taglia corto: "Sono dispiaciuto per Alberto ma questa decisione non cambia il valore dei risultati ottenuti fino a ora e dei miei obiettivi futuri".