Il sogno dell'Italvolley si infrange: bronzo alla Serbia
Dopo il ko con il Brasile, i ragazzi di Anastasi cedono anche nella finale per il terzo posto
Termina come peggio non avrebbe potuto l'avventura mondiale dei ragazzi di Anastasi, sbattuti giù dal podio dalla Serbia nella finale per il terzo posto. Dopo la netta sconfitta di sabato con il Brasile, gli azzurri hanno dovuto cedere ai serbi con il punteggio di 3 a 1 al termine di una prova ancora una volta non all'altezza delle aspettative. E' mancata la cattiveria in attacco, è mancata la tranquillità e la capacità di resettare il cervello dopo il ko contro i verdeoro (che hanno liquidato in tre set Cuba laureandosi per la terza volta di fila campioni del mondo), è mancato Alessandro Fei, il quale ha sporcato la sua ultima apparizione in nazionale con una prestazione opaca e lasciando il parquet del PalaLottomatica di Roma senza nemmeno salutare il pubblico (che del resto lo ha fischiato). Insomma quello che era nato come un sogno suggestivo si è trasformato in sole 24 ore in un incubo, al termine del quale nemmeno il ct Anastasi ha messo in dubbio la sua permanenza sulla panchina azzurra. "I miei sentimenti in questo momento sono contrastanti - ha detto a caldo Anastasi -. Per la felicità di aver portato la squadra in semifinale, con dei progressi notevoli rispetto all'ultima stagione, ma al tempo stesso sono deluso per quello che non abbiamo fatto in queste ultime due partite. Devo rifletterci. E poi bisogna chiedere alla Federazione. Io ho un rapporto di oltre 20 anni con Carlo Magri. Lo rispetto tanto e dunque se ne parlerà al momento opportuno e vedremo se potremo continuare insieme il cammino". La gara - Ancora una volta il furore del palazzetto romano è soffocato dai primi due set, dove l'Italia dimostra ancora una volta la sua serata no cedendo 21-25 e 20-25. Nel terzo set viene fuori il carattere dei padroni di casa, spinti da uno Zaitsev che evidentemente non ha sentito la tensione del match. Il 28 a 26 ci riporta in pista, ma la Serbia riprende a giocare come nei primi due parziali mettendo a nudo tutti i limiti di Mastrangelo e compagni: il quarto set, infatti, è il peggiore per l'Italia, che non va oltre il 19-25. Il mondiale italiano si chiude qui. L'obiettivo minimo di arrivare alle finali di Roma è stato centrato; ora, però, questo traguardo ci sembra insignificante rispetto alla delusione per aver fallito le due serate più importanti dell'anno.