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l'Italia rallenta a Belfast: 0 a 0

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I ragazzi di Prandelli non riescono a scardinare il fortino dell'Irlanda del Nord

Roberto Amaglio
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Si ferma contro i verdi dell'Irlanda del Nord la striscia di vittorie dell'Italia di Prandelli. Dopo le affermazioni contro Estonia e Isole Far Oer, infatti, Pirlo e compagni non sono andati oltre lo 0 a 0 a Belfast, portando a casa un punto che permette loro di conservare il primato nel gruppo di qualificazione a Euro 2012. Un risultato che è maturato in virtù dell'attenzione tattica dei padroni di casa (estremamente chiusi in fase di non possesso palla) e di un'apatia offensiva insospettabile visto le bocche di fuoco schierate in campo: Borriello non è riuscito a sfruttare le due chance avute e nemmeno Cassano questa volta è riuscito a inventarsi la giocata. Lati positivi - Non si è vinto come chiedeva il ct Prandelli; non si è portato a casa quei tre punti che, in vista del match di Genova contro la Serbia, avrebbe permesso agli azzurri di mettere un mattone importante per ottenere con largo anticipo il pass alla rassegna europea del 2012. Tuttavia l'Italia di Prandelli vista a Belfast non è da bocciare, anzi, per personalità e continuità di gioco si può essere soddisfatti. Se è vero che l'Irlanda del Nord non è il Brasile e che, visti gli avversari, si poteva sicuramente andare oltre lo 0 a 0, nel pareggio si possono comunque scorgere segnali positivi. In primis non si è preso gol; inoltre con gli uomini che si ritrova Prandelli quel 4-3-3 di partenza  può agevolmente adattarsi a qualunque tipo di avversario: Pepe e Mauri (buona la sua gara) sono poliedrici e garantiscono la copertura delle corsie esterne; Cassano è uno spirito libero là davanti e non ci si deve dimenticare anche delle capacità da assistman di Pirlo e degli inserimenti di De Rossi. Insomma, in attesa di avere delle controprove contro la Serbia, l'Italia può archiviare il venerdì di Belfast con un sorriso. La gara - Nei primi minuti l'Italia gioca come chiede Prandelli: autoritari nel possesso palla, intelligenti a gestire la partita e capaci di costruire gioco partendo dai centrocampisti. Manca solo la fiammata delle punte, ma lo spazio per loro è esiguo. Paradossalmente, quindi, la prima occasione ce l'hanno gli irlandesi alla mezzora, con Healy che sfiora il palo con un colpo di testa pericolosissimo. Sul ribaltamento di fronte, però, ecco l'Italia: Borriello si ritrova di fronte al portiere sfruttando un lancio dalle retrovie, ma la sua conclusione mancina è respinta da Taylor, mentre sul proseguo dell'azione Cassano non trova lo specchio della porta. Nella ripresa il tema tattico non cambia, con l'Italia intraprendente e padrona della situazione. Negli ultimi 16 metri, però, i lampi stentano ad arrivare. Ci prova Borriello (sinistro debole), Cassano di testa e il neo entrato Rossi, ma il fortino irlandese regge. Ma a noi italiani, per il momento, va bene anche così.

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