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Il ritorno di Biaggi. Suo il titolo mondiale SBK

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Il Corsaro dell'Aprilia strega Imola e si laurea campione, primo italiano nella storia a riuscirci

Roberto Amaglio
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Sembrava che l'epoca motoristica di Max Biaggi fosse terminata nel 2005, quando il pilota romano dette il suo mesto addio dalla MotoGp, mettendo nello scatolone dei ricordi i quattro titoli mondiali consecutivi conquistati nella 250. E invece ieri sul mitico tracciato di Imola il centauro dell'Aprilia ha conquistando un trionfo storico, laureandosi campione del mondo nella Superbike. In un tripudio di bandiere e fumogeni tricolori, il Corsaro romano ha messo fine al duello con Haslam scrivendo il nome di un pilota italiano nell'albo d'oro, cosa mai successa nella storia della Superbike. "E' un giorno grandioso, un giorno che ho voluto fortemente. Tante volte negli scorsi anni mi sono sentito di non essere messo nelle condizioni giuste per esprimere il mio valore, per raggiungere i risultati che so di valere. Anche per questo, a un certo punto della mia carriera, ho scelto questo mondo, il campionato SBK, e per questo ho voluto le persone giuste intorno a me per questa avventura, perché le corse non sono solo velocità, gomme, e motore. Sono anche gioia e divertimento e con questi ragazzi, con questo team mi sento a casa. Voglio ringraziare tutti: la mia squadra, Aprilia, il Gruppo Piaggio, il suo presidente". Così Max Biaggi, fresco campione del mondo SBK al termine di un weekend difficile ed emozionante sulla pista di Imola. "Non è stata una stagione facile, molti piloti hanno vinto gare e se avessero avuto più regolarità avrebbero potuto infastidirci di più. I momenti più belli sono state le doppie vittorie a Monza e Misano, vincere davanti al mio pubblico è qualcosa di speciale. Ma non è ancora finita, ora ci resta un obiettivo, portare la mia RSV4 al titolo costruttori. Ne parliamo tra una settimana e sarebbe veramente fantastico chiudere con un altro mondiale una stagione fantastica". Le gare – Che Biaggi potesse laurearsi campione del mondo era cosa nota. Se il titolo non fosse arrivato a Monza sarebbe arrivato la prossima settimana in Francia. La lotta a due tra l'italiano dell'Aprilia e Haslam, però, si è decisa per i problemi avuti dal centauro della Suzuki. In Gara 1, infatti, Biaggi soffre tremendamente le staccate e i cambi di direzione della pista intitolata a Dino e Enzo Ferrari. Il romano termina 7°, mentre il rivale Haslam getta al vento una buona occasione avventurandosi in un rischioso sorpasso su Checa alla Rivazza all'ultimo giro: l'inglese sogna la vittoria ma va lungo e termina nella sabbia; una volta tornato in pista, chiude solo 5°. Gara 2, quindi, sembra solo una formalità, ma i piloti danno vita a una corsa splendida nei primi 10 giri. Biaggi parte alla grande e si trova terzo, proprio nei tubi di scappamento di Haslam. Checa cerca la doppietta e fa fuoco e fiamme, così come Tom Sykes (Kawasaki) e il giapponese Haga. Checa supera tutti e se ne va; alle sue spalle, invece, Haslam rompe il motore e si ritira, consegnando così la matematica certezza del titolo a Biaggi. La Ducati festeggia per la doppietta di Checa, mentre il romano gestisce la situazione e chiude 5°; ma tanto basta per far scoppiare la festa. Il Corsaro è tornato. E l'anno prossimo lo aspetta un'altra stagione di scorribande tra i circuiti della Superbike. Classifica mondiale Superbike 1. Max Biaggi (Aprilia) 413; 2. Leon Haslam (Suzuki) 350; 3. Jonathan Rea (Honda) 288; 4. Carlos Checa (Ducati) 274; 5. Cal Crutchlow (Yamaha) 239.

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