La notte di Singapore si tinge di Rosso
La Ferrari di Alonso vince e si porta a 11 punti da Webber a quattro GP dal termine
Alzi la mano chi ci credeva. Alzi la mano chi non ha spento la televisione in preda alla delusione dopo il disastro di Spa. Alzi la mano chi non ha pensato che le dichiarazioni di riscossa di Fernando Alonso prima di Monza fossero solo di facciata. E invece la Ferrari c'è; dovrà ancora rincorrere, sarà anche attesa da quattro finali che la vedranno anche soffrire in certi tracciati dove si richiede un carico aerodinamico alto, ma la Rossa può davvero lottare fino alla fine per un mondiale piloti che sembrava ormai andato. Grazie alla stupefacente vittoria in notturna sul tracciato cittadino di Singapore, infatti, Fernando Alonso non solo ha ridotto a 11 i punti di distacco dal leader Mark Webber (terzo sul traguardo), ma ha confermato che il Cavallino Rampante ha un buon pacchetto, non solo per i tracciati tutta velocità come quello di Monza. Lo spagnolo, infatti, oltre a difendere la pole position in partenza, ha dato vita a un duello a suon di giri veloci con la favorita Red Bull di Vettel. Un'inattesa prova di forza che fa ben sperare per gli ultimi quattro GP. Insomma il finale di stagione può regalare un sogno ai tifosi di Maranello, anche se la lotta si preannuncia al cardiopalma. Sono ancora cinque i piloti in lizza per l'iride: oltre a Webber e allo spagnolo, Hamilton è ancora lì (nonostante gli errori e il nervosismo), così come il suo compagno di squadra alla McLaren Jenson Button (regolarissimo) e lo stesso Sebastian Vettel. La gara – In un noiosissimo tracciato cittadino, dove i sorpassi erano prerogativa di pochi, le uniche emozioni del Gran Premio asiatico sono arrivate dalla partenza, dai tre ingressi della safety car che ha annullato i distacchi (e modificato le strategie dei team) e dal duello a distanza tra Alonso e Vettel, assoluti padroni della gara. Al via nelle posizioni di vertice cambiava poco, con Alonso bravo a resistere al ritorno di Vettel. L'incidente di Heidefeld, però, portava in pista la safety car dopo solo tre tornate. Webber (sesto in quel momento) rientrava ai box anticipando di molto la sua unica sosta ai box; lo stesso faceva Felipe Massa e altri piloti relegati in mezzo al gruppo. Davanti, invece, Alonso teneva a bada Vettel dando vita a una sfida sul filo dei centesimi di secondo. Tra i due le posizioni non cambiavano nemmeno dopo il pit stop, dove i meccanici Ferrari si dimostravano più veloci. Nel frattempo Hamilton (al momento 4°), aveva la peggio nel duello con Webber e rompeva la sospensione in un tentativo di sorpasso; Alonso, invece, doveva solo gestire la ripartenza dopo la terza safety car e superare indenne la delicata fase dei doppiaggi per tenersi alle spalle Vettel e festeggiare così la sua quarta vittoria stagionale. Gran finale – Come detto mancano ancora quattro round al termine della stagione. Il primo atto si terrà a Suzuka il prossimo 10 ottobre; poi il circus si sposterà il 24 ottobre a Yeongam per l'inedito GP della Corea. Nelle prime due settimane di novembre, infine, si deciderà il campionato: il 7 si va a Interlagos (Brasile), prima della chiusura del 14 ad Amu Dhabi, sede del GP degli Emirati Arabi. Ordine d'arrivo GP Singapore 1. Fernando Alonso (Ferrari) in 1h,57'53”; 2. Sebastian Vettel (Red Bull) a 0,2”; 3. Mark Webber (Red Bull) a 29,1”; 4. Jenson Button (McLaren) a 30,3”; 5. Nico Rosberg (Mercedes) a 49,3”; 6. Rubens Barrichello (Williams-Cosworth) a 56.1”; 7. Robert Kubica (Renault) a 86,5”; 8. Felipe Massa (Ferrari) a 113,3”; 9. Adrian Sutil (Force India) a 122,4”; 10. Nico Hulkenberg (Williams-Cosworth) a 132,8”. Classifica piloti 1. Mark Webber (Red Bull) 202; 2. Fernando Alonso (Ferrari) 191; 3. Lewis Hamilton (McLaren) 182; 4. Sebastian Vettel (Red Bull) 181; 5. Jenson Button (McLaren) 177.