Nibali si tinge di rojo. Ora comanda la Vuelta
Complice il ritiro di Anton, caduto, l'arrivo in quota a Pena Cabarga regala il primato al corridore della Liquigas
Vincenzo Nibali è il nuovo leader della Vuelta di Spagna. La splendida notizia arriva al termine della 14° frazione con arrivo in quota a Peña Cabarga. Nel primo dei quattro difficilissimi giorni sui Pirenei, infatti, il siciliano della Liquigas ha tagliato il traguardo al secondo posto, preceduto solo dal temibile Joaquin Rodriguez (Katusha), il quale se ne è andato a un chilometro dallo striscione d'arrivo. Visto il risultato e considerando il ritiro dell'ex leader Igor Anton (protagonista di una brutta caduta a 6 km dal traguardo insieme a Marzio Bruseghin), ora Nibali indossa la jaqueta roja precedendo di soli 4” il vincitore di tappa. Li insegue in classifica generale Ezequiel Mosquera, il quale ha sfruttato il leggero cedimento di Xavier Tondo per appaiarlo in classifica generale (50” di ritardo rispetto al leader). Niente da fare, invece, per l'atteso Frank Schleck, il quale è sì arrivato sesto con 36” sul groppone, ma a questo punto paga inesorabilmente i distacchi rimediati nelle prime frazioni: attualmente, infatti, la punta della Saxo Bank ha un ritardo in classifica generale di 2' e 12”. Insomma, per quanto manchino ancora due frazioni di alta montagna e la cronometro individuale di martedì (oltre alle asperità degli ultimi giorni di Vuelta), per il podio di Madrid si profila una corsa a quattro. La gara – Come preventivato, la corsa si è accesa negli ultimi chilometri di gara, sulle rampe che portava a Peña Cabarga. La fuga della prima ora animata da Luis Leon Sanchez, Gilbert, Martinez, Moncoutie, Terpstra, Moreno Bazan, Vandevelde, Mata, Pichot e dal nostro Rinaldo Nocentini viene progressivamente annullata dalle trenate nel finale della Euscaltel (che correva ancora per il leader Anton), della Liquigas e della Katusha. A sei chilometri dall'arrivo, a metà del gruppo si è registrata una caduta. Ne hanno fatto le spese proprio Anton e anche Marzio Bruseghin, fino a quel momento sesto in classifica: ad avere la peggio è stato Igor Anton, costretto al ritiro, anche se pure il corridore veneto ha pagato al traguardo un ritardo di oltre 17'. A quattro chilometri dal traguardo Terpstra, ultimo dei fuggitivi ad arrendersi, è stato raggiunto dal gruppo dei migliori, guidato da Kreuziger (Liquigas). In questo drappello: Nibali, Tondo, Velits, Roche, Mosquera, Garcia da Pena, Rodriguez, Schleck e un tenacissimo Moncoutie. Il primo a rompere gli indugi è stato proprio Nibali, il quale però nulla ha potuto contro la ripartenza di Rodriguez, il quale ha centrato la sua prima vittoria in questa Vuelta. Nibali è arrivato dopo 20” guadagnandosi il simbolo del primato. Poi via via tutti gli altri. E domani, così come lunedì, altro arrivo in salita. Ordine d'arrivo Burgos - Peña Cabarga 1. Joaquin Rodriguez (Katusha); 2. Vincenzo Nibali (Liquigas) a 20”; 3. Ezequiel Mosquera (Xacobeo Galicia) a 22”; 4. David Moncoutie (Cofidis) a 33”; 5. Nicholas Roche (AG2R) a 34”; 6. Frank Schleck (Saxo Bank) a 36”; 7. Xavier Tondo (Cervelo) a 39”; 8. David Garcia (Xacobeo Galicia) a 43”; 9. Peter Velits (Htc Columbia) a 45”; 10. Thomas Danielson (Garmin) a 1' e 29”. Classifica generale dopo 14° tappe 1. Vincenzo Nibali (Liquigas); 2. Joaquin Rodriguez (Katusha) a 4”; 3. Ezequiel Mosquera (Xacobeo Galicia) a 50”; 4. Xavier Tondo (Cervelo) a 50''; 5. Nicholas Roche (AG2R) a 2' e 11”; 6. Frank Schleck (Saxo Bank) a 2' e 12”; 7. Peter Velits (Htc Columbia) a 2' e 29”; 8. Thomas Danielson (Garmin) a 3' e 29”; 9. Ruben Plaza (Caisse d'Epargne) a 3' e 41”; 10. Carlos Sastre (Cervelo) a 3' e 52”.