Cannonball è tornato. Bis in volata a Gueugnon
Cavendish vince la sesta tappa del Tour battendo allo sprint Farrar e Petacchi
Gambe che mulinano il 53x11 come se fosse un rapportino da rampichino, accelerazione impressionante nei primi 10 metri e avversari che non possono far altro che accodarsi alla sua ruota accontentandosi delle piazze d'onore. Signori, Cannonball Cavendish è tornato! Spezzato a Montargis il lungo digiuno di vittorie che durava da due mesi, il velocista inglese della Htc Columbia ha centrato il bis sul rettilineo di Gueugnon, grazie a una splendida sparata ai 200 metri dal traguardo che ha annichilito i tentativi di rimonta di Tyler Farrar (Garmin) e di Alessandro Petacchi (Lampre). Un'azione da Mark Cavendish del 2009, tanto che chi avrà visto in televisione la volata (senza commento per lo sciopero dei giornalisti Rai) avrà pensato che si trattasse di una replica dello scorso anno, quando il velocista inglese dominava gli sprint con una facilità disarmante. Invece quel corridore pasticcione che fino a due giorni fa ha preso legnate a destra e a sinistra sembra aver ritrovato il bandolo della matassa. Cavendish, tra l'altro, pareggia i conti con Alessandro Petacchi: con questa sono due volate a testa per i due sprinter che, finora, hanno monopolizzato la scena delle ruote veloci, anche se in maglia verde rimane il regolarissimo Thor Hushovd (Cervelo), oggi decimo. Nulla da segnalare, invece, per quanto riguarda la classifica generale, sempre guidata da Fabian Cancellara. Sabato, però, primo assaggio di Alpi con la Tournus - Station des Rousses di 165 km, primo arrivo in salita di questa edizione: nulla di trascendentale (due GPM di terza categoria e ultime due ascese di 2°), bensì un antipasto di quel che si potrà vedere domenica, quando la carovana arriverà a Morzine-Avoriaz, primo vero test per chi punta alla maglia gialla. La tappa – Dopo il trionfo di ieri e in vista del week end alpino, l'Htc Columbia di Cavendish aveva tutto l'interesse ad arrivare in volata anche in questa sesta tappa (Montargis – Gueugnon, di 227 km) per cercare di monetizzare l'ultima chance della settimana. Dello stesso parere anche la Lampre di Petacchi, la Cervelo di Thor Hushovd e la Garmin di Farrar. Nonostante questa comunione d'intenti, per il plotone è stato veramente difficile mantenere unito il gruppo. A mettere a dura prova le squadre dei velocisti non solo il tentativo promosso già al 1° km da Perget, Lang e Perez Moreno (a cui si aggiungono negli ultimi 25 km di tappa anche i francesi Champion e Charteau), ma anche il forte vento laterale che ha messo in allerta gli uomini di classifica, preoccupati per la possibilità di ventagli e fratture all'interno del gruppo. Così negli ultimi 30 km di gara si vedono tutti i big davanti scortati dai rispettivi gregari: da Armstrong a Contador, da Schleck a Basso, passando per Cadel Evans. Il forcing degli uomini di classifica fa sì che i cinque fuggitivi vengano ripresi sotto lo striscione dei -10. Da quel momento in poi è la Htc a riprendere in mano le redini del gioco: grande il lavoro di Renshaw e Eisel, i quali lasciano pilotano il proprio capitano fino agli ultimi 200 metri; poi, una volta al vento, ci ha pensato Cavendish a completare il lavoro. Ordine d'arrivo 1. Mark Cavendish (Htc Columbia); 2. Tyler Farrar (Garmin); 3. Alessandro Petacchi (Lampre).