Questo Milan si è ritrovato, grazie a una mentalità più forte e a un modulo che ha premiato di più i giocatori. Così sulle colonne della Gazzetta dello Sport l’ha pensata l’ex allenatore rossonero Fabio Capello, oggi opinionista di Sky. Don Fabio lo ha scritto nella sua rubrica sulla Rosea dopo la vittoria netta dei rossoneri contro l’Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia: ”Il calcio è quella cosa strana per cui il Milan, in un’annata che resta estremamente deludente, riesce a far fuori l’Inter, dopo averle inflitto la terza sconfitta in cinque derby, senza mai averne perso uno e avendo alzato già la Supercoppa in faccia ai cugini a Riad — si legge — Siamo al paradosso dei paradossi, ma la vittoria che porta il Diavolo in finale di Coppa Italia è stata chiara, netta, entusiasmante come in ben poche occasioni questa stagione”.
Nella ripresa si è vista la forza di questo Milan di Conceincao, definito da Capello come “sicuro, determinato, forte, mentre l’Inter, come le è capitato anche altre volte, è un po’ sparita”, ha aggiunto Capello. A Roma, il 14 maggio, i rossoneri potrebbero alzare la seconda coppa di stagione, ma ciò non salverebbe “un’annata in cui non lotti nemmeno per qualificarti in Champions — ha detto ancora Capello — Poi certo, vincere un trofeo è meglio che non vincerlo, a maggior ragione se è ormai l’unica via per centrare un posto nelle prossime coppe europee”.
Basterà per confermare Conceiçao in panchina? Per Capello “la domanda è mal posta — conclude — nel lavoro di un allenatore, prima ancora dei risultati in Supercoppa o in Coppa Italia, io mi concentrerei piuttosto sullo spogliatoio, chiedendomi se c’è un percorso comune che può far pensare con ottimismo al futuro. Ma queste sono considerazioni che solo chi è dentro al Milan può fare e non certo io".