Una nuova regola voluta dall’Itia, il tribunale antidoping internazionale tennistico, ha lasciato perplessi in tanti. Qualora tennisti o tenniste decidano, dopo aver giocato una partita, di farsi la doccia prima di consegnare il proprio campione di urina, dovranno restare per tutto il tempo sotto l’acqua alla vista degli addetti al prelievo.
I giocatori del circuito Atp e Wta sono stati già informati a riguardo: “L’Itia e in precedenza l'Itf hanno lavorato instancabilmente per garantire che le docce post-partita possano costituire un ritardo ammissibile per i controlli antidoping, soprattutto quando l'assenza di una doccia può avere un effetto negativo sulla salute e il benessere di un giocatore — recita la nota diffusa dall'International Tennis Integrity Agency — Tuttavia, fare la doccia non è un diritto. Per questo motivo, l'Itia chiede gentilmente ai giocatori di fare la doccia mantenendosi sempre sotto la vista dell'accompagnatore che li osserva”.
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Il coutndown si fa sempre più assottigliato, il rientro in campo di Jannik Sinner è ormai imminente. Lo st...Le reazioni critiche ma anche sarcastiche sui social, pure da parte di tennisti, hanno poi spinto l’Agenzia qualche ora dopo a rilasciare un'ulteriore dichiarazione sul tema: "Riconosciamo che alcuni aspetti del processo di test antidoping sono scomodi — si legge — Tuttavia, come in tutti gli sport conformi alle disposizioni dell'Agenzia mondiale antidoping (non solo il tennis), i giocatori che vengono avvisati per un test dopo una partita vengono tenuti sotto osservazione in ogni momento da un accompagnatore antidoping fino al completamento del test. Si tratta di un requisito del Codice mondiale antidoping".