"Ho pagato il mio debito con la giustizia": Nicolò Fagioli, centrocampista della Fiorentina ed ex Juve, lo ha scritto in un lungo post su Instagram sul caso delle scommesse illegali. Poi ha sottolineato di aver pagato "con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta". Di qui l'appello: "Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna".
Fagioli, poi, ha voluto chiedere "scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati - anche se solamente in una riga di giornale - in questa situazione solo per avermi aiutato". E ancora: "Avevo 19 anni all'epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare".
Nicolò Fagioli, minacce nella chat: "Lo giuro sui miei figli"
C’era anche un centro di puntate clandestine a Roma, dove calciatori e cantanti scommettevano e dove, nel mezzo, c...La difesa di Fagioli, intanto, ha fatto sapere che per lui si tratta di un capitolo chiuso: "Ha già fatto un percorso, anche psicologico e con gli interrogatori nelle indagini, ha già pagato con la squalifica sul fronte della giustizia sportiva. Per lui questo è un capitolo chiuso, non c'è nulla di nuovo e vuole definirlo nel più breve tempo possibile anche negli aspetti penali", ha detto l'avvocato Armando Simbari dopo aver incontrato in Procura i pm di Milano che indagano sul giro di scommesse illegali.