Non è stata una settimana facile per Kylian Mbappé, attaccante francese strapagato del Real Madrid. Prima, in settimana, il fragoroso 3-0 all’Emirates contro l’Arsenal in Champions League, partita nella quale l’ex-Psg non è riuscito minimamente a incidere e che costringerà ora i Blancos a tentare una disperata rimonta al ritorno, al Bernabeu, contro Rice e compagni. Poi, nella Liga, un cartellino rosso per un fallo scellerato al 38’ del primo tempo su Antonio Blanco dell’Alaves (ex-canterano della casa blanca, oltretutto). Mbappé, in modo assolutamente gratuito, si è fiondato con la gamba tesa contro quella dell’avversario, subito a terra in pieno dolore. Il tutto, sotto gli occhi di Carlo Ancelotti, che ha visto la partita da un box di Mendizorroza a causa di una squalifica. In panchina il figlio Davide.
Mbappé era apparso nervoso fin dall’inizio e, dieci minuti prima della sua follia, aveva rischiato un altro cartellino dopo un acceso confronto con Santiago Mouriño. Per il francese si tratta della quarta espulsione in 503 partite da professionista, la prima dal 27 aprile del 2019, quasi 6 anni fa. Ora si prevede una lunga squalifica e, se dovesse superare le tre giornate, Mbappé salterebbe la finale di Copa del Rey contro il Barcelona, prevista per il prossimo 26 Aprile. Così Davide Ancelotti su di lui nella conferenza post-partita: “Non gli ho più parlato da allora. Kylian non è un ragazzo violento; è un ragazzo che si è scusato ed è consapevole di quello che ha fatto.
È stato un chiaro cartellino rosso, e ne ha pagato le conseguenze. Le tante piccole offese che ha subito lo hanno portato a reagire in questo modo, il che non è giusto. Non lo sto giustificando, ma è quello che è successo”. C’è da dire, comunque, che Mbappé si è scusato a fine partita con Antonio Blanco, come testimoniato dallo stesso calciatore dell’Alaves: “È stato un duro intervento, ma lui si è scusato, e questa è la cosa più importante".