Serie A, Soule risponde a Romagnoli: tra Lazio e Roma un pari che serve a poco

domenica 13 aprile 2025
Serie A, Soule risponde a Romagnoli: tra Lazio e Roma un pari che serve a poco
4' di lettura

Un punto a testa che serve poco ad entrambe in prospettiva Champions ma che garantisce di poter proseguire il finale di stagione senza eccessivi traumi e tenere vive le proprie ambizioni. Servivano tre punti pesanti per consolidare quantomeno le singole aspirazioni ma Lazio e Roma dentro un Olimpico sold out, hanno mostrato solo nel secondo tempo la volontà di vincere il derby con finestra sull'Europa. Nella prima frazione a regnare è stata soprattutto la prudenza, la massima cautela e la paura di non farsi male. La squadra di Baroni si è mostrata più intraprendente con conclusioni di Isaksen neutralizzate da Svilar (il migiore die giallorossi ancora una volta) per poi sbloccarsi in avvio di ripresa con un colpo di testa di Romagnoli che ha di fatto 'stappato' la sfida.

La Roma. fino al quel momento timida, si è armata subito di coraggio e al 69', con l'inserimento del doppio attaccante di ruolo, ha trovato il pareggio con una rete capolavoro di Soulè dal limite dell'area. I giallorossi hanno cercato di sfruttare l'inerzia del match puntando anche al sorpasso ma è stata la Lazio con l'inserimento dell'ex Pedro a sfiorare con maggiore pericolosità la seconda rete. Alla fine Baroni si riscatta solo parzialmente del ko dell'andata mentre Ranieri chiude la carriera da allenatore senza aver perso neanche un derby dei sei giocati sulla panchina giallorossa ma cedendo il record delle cinque vittorie di fila. L'obiettivo della Lazio era avvicinarsi al traguardo delle prime quattro, per la Roma quella del sorpasso in classifica a suggello di una cavalcata che l'ha vista rimontare 15 punti dal derby d'andata. Per la squadra di Baroni il pari aiuta comunque in vista della gara di ritorno dei quarti di Europa League contro il Bodo dove stavolta è vietato giocare d'attesa ma sarà necessaria una gara tutta furore e assalto per ribaltare lo 0-2 dell'andata.

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La partita ha una fiammata iniziale al 5' per un fallo gratuito a palla lontana di Paredes a Zaccagni, nella successiva punizione Romagnoli di testa impegna Svilar ad una parata di riflesso complicata. Il ritmo però è bassissimo, la partita è piena di falli, spezzettata e gonfia di tensione come era lecito attendersi per un derby cn tanta posta in palio. L'adrenalina l'hanno data al momento solo le tifoserie con le loro coreografie, per il resto il match è bloccato. La Lazio è più intraprendente, prende campo ha maggiore spinta e con Isaksen sfiora il vantaggio. Ancora una colta decisiva una parata d'istinto di Svilar per respingere una palla costruita magistralmente dall'attaccante danese artefice di un doppio dribbling che lo libera per un tiro violento indirizzato sotto l'incrocio. La squadra di Baroni concede alla Roma la possibilità di far girare il pallone, ma i giallorossi fanno fatica a trovare soluzioni offensive pericolose, anche perhè sono rare le iniziative di Soulé e Saelemakers.

Entrambi i tecnici chiedono ai giocatori di gioare in verticale, provare a saltare l'uomo per stanare la line difensiva ma nel primo tempo regna solo la prudenza, la cautela e non c'è nessuna voglia di rischiare. E' Isaksen il più ispirato dei biancocelesti a farsi ancora vedere con un tiro a gito parato da Svilar. Per il resto del primo tempo quattro ammoniti e squadre in trincea.

Ad inizio secondo tempo la svolta della gara. La Lazio si conquista una punizione, su velo di Marusic arriva Romagnoli che di testa manda il pallone sul primo palo dove Svilar non può arrivare. E' il 47' e la sfida si infiamma, la Roma (che in avvio di ripresa ha inserito Cristante per Paredes) alza il ritmo, si getta in avanti e dopo una manciata di minuti Mancini di testa indirizza il pallone nell'angolo con Mandas che salva stendendosi in tuffo. Ranieri richiama Pellegrini e fa entrare Shomurodov per dare più incisività all'attacco. Gli effetti si fanno sentire. Al 63' Celik ci prova dalla distanza ma il piede non è dei migliori, preciso invece è quello di Soulè che al 69' con una giocata coraggiosa da fuori area si inventa una conclusione a giro dal limite che sbatte sotto la traversa, supera la linea e fa scattare la gol line technology che convalida la rete. E' una Roma che cresce e sfruttando l'inerzia si fa ancora più intraprendente. Baroni corre ai ripari inserendo Pedro per dare energie e subito l'ex giallorosso prova subito a mettere il marchio con un tiro violento deviato da Svilar. Al 75' Dia, appena entrato anche lui al posto di Castellanos, ha la palla del nuovo vantaggio ma ancora una volta a negare la rete è un doppio miracolo di Svilar che prima respinge un salvataggio di Ndicka in scivolata e poi neutralizza l'attaccante biancoceleste. Pedro con la sua qualità ci prova un paio di volte ma la Roma resta in piedi. Un punto a testa che strappa solo mezzi sorrisi.

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