Igor Tudor si gode i tre punti preziosissimi nelal crosa Champions della Juventus e il terzo posto in classifica. E così qualcuno adesso comincia già a fare i paragoni con Thiago Motta e a fine gara in tv arriva la domanda che mette in imbarazzo il tecnico bianconero: "Non mi piacciono paragoni con nessuno, soprattutto se parliamo dell'allenatore che è stato qua, non è mai gentile. Io alleno certe cose, poi…".
E così si butta a commentare la seconda marcatura dei bianconeri: "È stato un bellissimo gol, questo sì, con la collaborazione di tutti – ha poi virato Tudor – Abbiamo fatto due-tre allenamenti per sviluppare quelle cose sulle fasce che per me sono importanti, far arrivare vari concetti che aiutano i giocatori a trovarsi meglio, poi il gol è venuto proprio bello, perché c'è la connessione tra loro e poi la qualità è uscita alla fine".
Juventus, Kenan Yildiz e Teun Koopmeiners regalano la vittoria a Tudor: 2 a 1 al Lecce
...Infine spiega come gestisce la squadra: "Quando sono arrivato era un brutto momento dal punto di vista psicologico, perché si veniva da due brutte partite, con l'uscita dalla Champions e dalla Coppa Italia i ragazzi non stavano bene. Poi dal punto di vista fisico è sempre una richiesta dell'allenatore, che sono diverse. Magari per un calcio vanno bene certi allenamenti, per un altro calcio vanno bene altri. Nel calcio che piace a me, con ritmo, ci vuole chiaramente una preparazione fisica particolare, niente di più niente di meno. Poi il calcio si può giocare in molti modi, si può vincere in tutti i modi, ognuno sceglie il suo e lo allena durante la settimana per provare ad attuarlo la domenica".