Di Canio e Boban, "dammela dammela": frase spinta e gelo in studio

mercoledì 9 aprile 2025
Di Canio e Boban, "dammela dammela": frase spinta e gelo in studio
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Un frizzante dopo partita a Sky Sport, con Di Canio e Boban che se la giocano a suon di doppi sensi. L'andata dei quarti di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Inter è appena terminata, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno strappato una preziosissima vittoria in Baviera per 2-1, con i gol di Lautaro Martinez e Davide Frattesi nel finale che hanno reso inutile il momentaneo pareggio di Thomas Muller per i padroni di casa.

Un risultato pesantissimo, che permette ai campioni d'Italia di giocare il ritorno a San Siro mercoledì prossimo con due risultati su tre. "Basterà", vincere o pareggiare per accedere alle semifinali. Attenzione, però, perché i tedeschi di Kompany a cui mancavano alcuni elementi di spicco come i difensori Dayot Upamecano Alphonso Davies e l'attaccante Jamal Musiala, hanno le risorse per giocarsela anche a Milano. Anche grazie a un trascinatore come Muller, entrato a freddo e subito decisivo grazie alla sua esperienza, alla tenacia e al temperamento che lo hanno reso un mito del calcio tedesco degli ultimi 15 anni.

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Un campionissimo silenzioso che ha rubato gli occhi a Paolo Di Canio, che commenta il match in studio con, tra gli altri, Zvonimir Boban. "Nessun giocatore del Bayern ha il fuoco dentro che ha Muller - sottolinea l'ex capitano della Lazio -. Hai visto appena entrato? Subito a chiamare palla. Dammela, dammela. Questo pure a 50 anni nel giardino di casa sarà lì a dire alla moglie "Tiramela, dammela dammela!".

Per qualche decimo di secondo, restano tutti interdetti. Federica Masolin, conduttrice, sgrana gli occhi. E partono le prime risate maliziose. "Cioè, dammi la palla, tiramela tiramela", si corregge subito Di Canio. Boban entra a gamba tesa: "Vabbè ci sta, ci sta ogni tanto chiederlo alla moglie". "Zvone ma no, non intendevo quello", se la ride anche Paolo, con la Masolin che richiama tutti (inutilmente) all'ordine: "Ragazzi non è nemmeno mezzanotte"