Tennis, lo scandalo corruzione: 4mila euro per perdere un punto

di lorenzo pastugliamartedì 8 aprile 2025
Tennis, lo scandalo corruzione: 4mila euro per perdere un punto
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Gente corrotta in grado di contattare i tennisti e di corromperli a truccare i match, anche per un solo punto che può fare la differenza per le loro schedine. In grado di offrire somme di migliaia di euro per truccare un match, in particolare quelli che cercando di farsi valere ma sono ben lontani ancora dalla vetta. La realtà, tristissima,  è stata annunciata da Le Parisien, che ha parlato di due differenti profili di scommettitori. Da un lato la persona media, che insulta dietro a un profilo anonimo sui social. Dall’altro i professionisti delle scommesse, gruppi criminali perfettamente strutturati che cercano di corrompere tennisti spesso fragili dal punto di vista finanziario attraverso i medesimi canali dei loro profili social.

Nel pezzo sono stati sentiti alcuni tennisti che almeno una volta sono stati avvicinati, oltre a chi è caduto in tentazione, per arrivare alla fin del mese. Uno dei casi più eclatanti degli ultimi anni ha portato a processi in Belgio nel 2023 e nel 2024. Ha coinvolto 182 giocatori sotto il controllo di un'organizzazione internazionale guidata da un armeno, che ha truccato 376 partite tra il 2014 e il 2018. "Si sa quanto è difficile far quadrare il budget di una stagione — ha spiegato Anthony Dagnaud, direttore del torneo di Creteil — Se ti offrono 3000 o 4000 euro per perdere un punto e ancora di più per perdere un set. Sappiamo che queste offerte arrivano dai paesi dell'Est, ma è estremamente complicato risalire alla fonte di tutto questo. A un certo punto dovremo fornire le risorse affinché i giocatori possano godersi il loro sport in tutta tranquillità".

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Il livello di minacce ai giocatori però può arrivare a livelli molto pericolosi. Qualche settimana fa a Thionville Arthur Bouquier, numero 192 al mondo, si è infatti ritrovato affiancato da una guardia del corpo che lo accompagnava in ogni suo movimento. Una misura adottata dall'organizzazione in seguito alle minacce specifiche ricevute dal 24enne sui social: "Riceviamo messaggi di ogni tipo — le parole del francese — Bisogna passare ad altro abbastanza rapidamente, ma stavolta l'ho segnalato perché, per la prima volta, ho avuto la sensazione che quell'uomo fosse lì e mi avesse fornito una descrizione dettagliata. Ci diciamo che non è abbastanza stupido per venire davvero, ma fa comunque paura perché non sappiamo cosa aspettarci. Se avessi ricevuto un banale ‘Ti ammazzo' non ci avrei nemmeno fatto caso…".

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