Arrestato per aver guidato visibilmente ubriaco dopo una serata passata all’Oktorberfest, il festival popolare che si tiene a Monaco di Baviera, in Germania, dal penultimo fine settimana di settembre al primo di ottobre.
Troppe pinte di birra di troppo per l’ex portiere Jens Lehmann, che è stato fermato in condizioni pietose alla guida dagli agenti di polizia locali, tanto da essere arrestato. I particolari sono stati svelati negli ultimi giorni. Intorno alle 1.30 di notte l’ex portiere della Nazionale è stato fermato, è sceso dalla vettura a fatica, barcollando, in evidente stato confusionale tanto da non riuscire a esibire subito i documenti richiesti (patente e libretto).
Al portiere è stato quasi impossibile mostrare triangolo di emergenza e kit di pronto soccorso, vomitando un paio di volte sul ciglio della strada ed essendo costretto a doversi appoggiare alla macchina per restare in posizione eretta. Incapace di soffiare all’interno dell’alcoltest, per il troppo sforzo che c’era da fare. Così gli agenti lo hanno arrestato, conducendolo nella più vicina stazione di polizia. Successivamente Lehmann si recò all'Istituto di medicina legale di Monaco di Baviera per le analisi del sangue. La vicenda si è poi chiusa poco tempo dopo con la condanna al pagamento di una multa di oltre 70mila euro.
E non è la prima volta che gli succede, dato che in passato ha pagato per altre sue azioni, come quando venne riconosciuto colpevole di danni procurati alla proprietà di terzi: colto da un raptus di nervosismo, si scagliò contro il garage del vicino impugnando una motosega. Per quel gesto gli fu inflitta una pena detentiva (ma beneficò della sospensione della condanna) e un'ammenda di ben 134mila euro. Multa che l'ex calciatore evitò raggiungendo un accordo extra-giudiziale con il vicino: effetto dell'intesa sborsò meno della metà dell'importo contenuto nella sanzione (circa 60 mila euro) ed evitò di finire in cella.