Diciannove anni e un nome che farà parlare di sé in futuro. Jakub Mensik, 19enne ceco, ha battuto in finale a Miami Novak Djokovic prendendosi la gloria. La vittoria contro Nole è arrivata in maniera particolare, come ha raccontato. A suo dire, se non fosse stato per un arbitro assente per la pausa pranzo, si sarebbe ritirato dal torneo ancor prima di giocare il primo turno contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut. Colpa di un forte dolore al ginocchio destro, ma arrivando nella stanza del giudice di sedia, con il foglio già compilato, ha notato che l’arbitro era fuori per pranzo, migliorando nella sua condizione.
"Ho pensato ok, andiamo dal fisioterapista — ha rivelato in conferenza stampa, al suo primo titolo Atp — Lui ha iniziato a fare un paio di trattamenti, se ne è occupato per circa 30 minuti. Ha detto che non era niente di grave, 'puoi giocare con questo dolore e non succederà nulla'. Poi "ho preso un antidolorifico ed ho iniziato a sentire un po' di sollievo — ha detto — Mancava mezzora alla partita, ho pensato 'posso camminare, posso correre, vediamo’".
Dopo aver battuto Agut in tre set, ha iniziato la sua serie che lo ha portato alla vittoria del primo Masters 1000 della carriera: "In questo momento è la più grande vittoria della mia carriera finora, e sono semplicemente super felice per questo, ma so che è solo l'inizio per me — ha detto — Ho 19 anni e tutta la carriera davanti. Djokovic è la persona che idolatravo quando ero ragazzo, ho iniziato a giocare a tennis grazie a lui".
Unico teenager in Top 30 e primo Under 20 a battere due Top 5 nello stesso torneo, Mensik è il secondo ceco nell'albo d'oro del torneo dopo Ivan Lendl (1986, 1989), ora si trova in 24esima posizione. Elogio nei suoi confronti è arrivato anche dallo statunitense Taylor Fritz, incappato nel k.o. contro di lui a Miami in semifinale: "Il suo servizio è pazzesco, è sempre stato potente ma ora lo piazza anche con una precisione incredibile — ha detto — È anche impressionante come sia migliorato in ogni aspetto del suo gioco in così poco tempo. Penso che abbia una possibilità di battere Novak Djokovic. Tutto dipende se Nole riuscirà a intuire meglio di me la sua battuta”.