Ventitré ottobre 2011: una delle date più strazianti della storia della MotoGp. Marco Simoncelli perdeva la vita nei primi giri del GP di Sepang, travolto all’altezza del collo dalla moto di Colin Edward. In quella colluttazione finì anche la Ducati dell’amico del ‘Sic’, Valentino Rossi, che non ha mai dimenticato quel momento. Un giorno terribile anche per chi era presente al circuito in veste di fotografo. Una giornata intensa anche per Gigi Soldano, che ha racchiuso nel suo studio di Varese le foto di 40 anni di attività nella classe regina. Colui che era presente il giorno dell’incidente svelando un retroscena nella sua intervista a Moto.it.
Dopo l'incidente in cui ha perso la vita Simoncelli, infatti, il fotografo si è ritrovato nel box vicino a suo padre, distrutto mentre sedeva accanto alla moto del pilota, tanto da scattare una foto di una potenza devastante. "Sì, è un brutto momento — il suo racconto a Moto.it —. È un momento dove arrivi al punto dove dici ‘La faccio o non la faccio' e in quel momento non ho fatto un passo in più. Capì di essere entrato in una dimensione che era troppo particolare, troppo estrema e ti giuro feci quello scatto ma andai via subito perché mi sentivo fuori da qualunque situazione giustificabile. Ero veramente entrato a gamba tesa in quel mondo lì, in quel momento entrò un po' di pudore quasi".
Marc Marquez, Agostini-choc: "È il demonio. Ecco che cosa gli accadrà"
"Dal punto di vista mentale è un demonio. Però a me sembra che a fare la differenza, alla fine, sia s...Una foto poi divenuta storica, anche se Soldano non ne ha mai parlato con Paolo Simoncelli, nonostante il rapporto d’amicizia che lega i due: "Non abbiamo parlato esattamente di questa foto, ma della situazione in cui lui poi si sarebbe ritrovato — ha aggiunto —. Abbiamo avuto parecchio tempo per scambiarci anche confidenze in questo senso a casa sua". Assieme a Tino Martino hanno rivoltato gli archivi per regalargli tutte le foto di suo figlio: "Gli abbiamo dato tutte le immagini che potessero servirgli — ha concluso — regalandogli tutto quello che era la storia da pilota di suo figlio e ancora oggi è un piacere poter lavorare con lui nella Moto3″.