Tudor a scadenza: Juve, 9 giornate possono non bastare

di Claudio Savellimartedì 25 marzo 2025
Tudor a scadenza: Juve, 9 giornate possono non bastare
3' di lettura

La prima giornata di Igor Tudor da allenatore della Juventus inizia con le visite mediche, un po’ come se fosse un nuovo giocatore. Ci sta, d’altronde per allenare questa squadra in questo momento si fatica tanto quanto, se non di più. A differenza dei beniamini di campo, però, non c’è la folla ad attenderlo ma un cielo dipinto di grigio che ben rappresenta l’umore del mondo in cui Tudor è appena tornato. Lui, però, se ne frega. È contento, sorride, si ferma per un veloce autografo, ringrazia ed entra al J-Medical.

Con lui ci sono il vice Ivan Javorcic e il preparatore dei portieri Tomislav Rogic. Tutto regolare sul fronte medico, allora via verso il centro sportivo, rapida perlustrazione per rinfrescare la memoria e subito riunione con lo staff per mettere a punto il lavoro. Non c’è tempo da perdere, infatti l’allenamento del pomeriggio, seppur privo dei dodici Nazionali (tra oggi e giovedì i rientri a pieno regime), è stato intenso e «tattico», come si evince dal comunicato del club.

Fabio Capello sgancia la bomba: "Thiago Motta? No, ecco chi è il problema della Juve"

Al momento, l'unico a pagare per la disastrosa stagione della Juventus è stato il tecnico Thiago Motta. L'...

L’impressione è che Tudor voglia subito passare alla difesa a tre. Niente passaggi intermedi come invece fece alla Lazio raccolta da Sarri lo scorso anno, anche se le giornate da disputare sono le stesse: nove stavolta come lo scorso anno. Dovesse replicare quanto fatto in biancoceleste, Tudor probabilmente coglierebbe l’obiettivo della Juventus che è il quarto posto ora di proprietà del Bologna e lontano un punto. La Lazio fu da lui trascinata dal nono al settimo posto utile per l’Europa League grazie a 5 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta per un totale di 18 punti in 9 giornate appunto, 2 in media a partita. Iniziò proprio battendo la Juventus 1-0 al 93’ e proprio contro i bianconeri aggiunse due gare (la semifinale di Coppa Italia) a quelle nove, un po’ come stavolta potrebbe aggiungere le tre (come minimo) del Mondiale per Club.

Tudor sa come si entra in corsa, lo ha fatto già sette volte nella sua breve ma intensa carriera da allenatore. Solo che mai si giocava l’occasione della vita. L’atteggiamento però non sembra essere condizionato, complice anche il calendario favorevole.

Dopo il Genoa in casa, squadra ostica per tutte le grandi ma senza più patemi da retrocessione, e la Roma in trasferta, ci saranno Lecce, Parma e Monza, tre gare fattibili, due delle quali in casa. Anche a livello logistico, senza più coppe tra i piedi, sarà comodo: viaggi in aereo solo per sfidare i giallorossi e la sua ex Lazio alla terzultima.

Igor Tudor ribalta la Juventus: ecco come giocherà (e con chi)

L’annuncio arriva puntualmente di domenica, a borse chiuse, come da tradizione per le grandi mosse della Juventus....

Prima di quella ci sarà lo scontro diretto a Bologna, ma vai a sapere se la squadra di Italiano volerà fino al 3-4 maggio, e se la differenza rimarrà di un punto (i felsinei devono affrontare Napoli, Atalanta e Inter). Il finale è in discesa: Udinese che non avrà nulla da giocarsi e Venezia che, a occhio, sarà già retrocesso. La missione è possibile, per questo Tudor non ha posto condizioni sulla sua permanenza. La Champions servirà a convincere la Juventus a tenerlo o, alla peggio, un’altra grande società a ingaggiarlo, magari in estate anziché in primavera.