In casa Juve si cambia: via Thiago Motta, dentro Igor Tudor. L’italo-brasiliano è stato sollevato dall’incarico per il suo carattere poco “rabbioso”, per uscire dal momento difficile, e per una stagione fallimentare che ha portato la Juve sia fuori dall’Europa dopo l’eliminazione col Psg, sia dalla Coppa Italia (per mano dell’Empoli) sia distante dal quarto posto.
Nove mesi poveri di soddisfazione, prima della decisione di Giuntoli di esonerarlo. L’addio di Motta però è costato una cifra altissima alla Juve dal punto di vista economico finanziario. Aveva firmato un accordo triennale da 5 milioni netti a stagione, che conterrebbe anche un paracadute (la cosiddetta “break payment close”) in caso di licenziamento entro il secondo anno di contratto.
Juventus, le sconcertanti parole della moglie di Thiago Motta dopo l'esonero: "La delusione di oggi..."
“La delusione di oggi può essere la motivazione di domani”, questo è il mantra che Thiago Mott...Ciò ha significato per la Juve spendere una quindicina di milioni solo per liberarsi dell’allenatore ingaggiato appena l’estate scorsa. In più c’è anche il costo di Igor Tudor e del relativo entourage. La piccola nota positiva è che semestrale del club, al 31 dicembre scorso, ha dato segnali positivi. Il percorso di risanamento dei conti prosegue e il conto economico ha mostrato un risultato netto finalmente positivo (16,9 milioni) dopo anni di perdite.
Thiago Motta, le prime parole dopo l'esonero. La conferma: con la Juve è finita malissimo
Arrivano lunedì mattina le prime dichiarazioni ufficiali di Thiago Motta dopo l'esonero deciso dalla Juventus...La sostituzione in corsa dell’allenatore non dovrebbe vanificare questi progressi, ma in teoria potrebbe garantire meno colpi sul mercato in vista dell’estate, a maggior ragione in caso di mancata qualificazione in Champions League. Tanto che i rinnovi di alcuni giocatori in scadenza (Gatti e McKennie) sono rallentati.