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Federico Cinà debutta a Miami e vince a 17 anni: il punto che incenerisce il numero 67 al mondo

Roberto Tortora
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Anche se non c’è Jannik Sinner, l’Italia del tennis trova il modo di riscrivere la propria storia e lo fa a Masters 100 di Miami. Già, perché il 17enne Federico Cinà, figlio di Francesco, storico coach di Roberta Vinci, ha sbalordito tutti e nel debutto assoluto in un torneo ATP ha battuto in due set il numero 67 al mondo, cioè l’argentino Francisco Comesana (7-6; 7-6) e si è qualificato al turno successivo.

Il palermitano, entrato nel tabellone grazie alla wild card, è virtualmente soltanto il n.369 del ranking. Al secondo turno, ora, lo aspetta una montagna da scalare: il bulgaro Grigor Dmitrov, registrato nel ranking ATP alla casella numero 15.

Con questo successo Cinà non è riuscito a stabilire il record del più giovane ad aver vinto un match in un 1000, ma ci è andato vicino, impiegando solo 3 mesi in più (17 anni e 11 mesi) di Sinner (17 anni, 8 mesi), autentico fenomeno anche in questo.

 

 

 

Nel dopo-gara, il campioncino in erba è apparso entusiasta ai microfoni di Sky Sport: "Sono stremato, ma felicissimo. Sono stato bravo nei momenti importanti, nel secondo set ho avuto i crampi e facevo fatica a muovermi, ma sono stato bravo a non mollare. Ho dato tutto e lottato tanto, non potevo mollare".

Sul 2° turno con Dimitrov: "Sono felicissimo di affrontare un giocatore come lui, non vedo l'ora". È stata un’impresa per Cinà, considerati anche il set point cancellato al 12imo game del primo set e i crampi che invece lo hanno colpito sul 5-3 del secondo set. La freddezza nei due tie-break (vinti 7-4 e 7-2) è stata decisiva, lui che ha solo 17 anni e ha dimostrato un carattere da veterano. Del resto, a settembre in Romania il piccolo-grande Federico ha già conquistato il primo titolo Itf tra i pro e due settimane fa è arrivato il secondo a Sharm El Sheik, in Egitto. Il ragazzo, evidentemente, si farà.

 

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