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Sinner, "scelte che destano perplessità". Clamoroso dubbio su Jannik

Roberto Tortora
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Tanti i temi toccati da Massimiliano Ambesi nell’ultima puntata di Tennismania, in onda sul canale YouTube di OA Sport. In primis, ovviamente, il momento di stasi che sta vivendo Jannik Sinner, costretto allo stop forzato della Wada fino a maggio.

Sebbene Sinner mantenga sempre un basso profilo, per carattere, è vero che ci sono nuove strategie di comunicazione intorno alla sua figura, dentro e fuori dal campo. Del resto, Sinner ha recentemente cambiato manager e questo incide.

Lo spiega bene Ambesi che dice: “Il comune denominatore è sempre quello del basso profilo, poi vedremo se ci sarà una svolta e se si deciderà di avere una comunicazione differente, ma quel basso profilo è legato anche al personaggio Sinner. Posso capire il dissenso di tanti, ma probabilmente è anche quello che chiede lui e a volte si vedono delle dichiarazioni che rilasciano delle perplessità sulle tempistiche piuttosto che del contenuto. Chi gestisce gli uffici stampa di atleti importanti e Federazioni deve trovare un messaggio da veicolare per spiegare ma non spiegare, deve arrampicarsi sugli specchi e fa parte del gioco. Posso citare casi eclatanti di gente che ha vinto Mondiali e non gareggia e deve trovare un messaggio da veicolare per giustificare l’assenza, non sempre vicina alla realtà ma c’è bisogno di dare una versione e devi dare quella. Nella scelta dei termini si può migliorare, ma capisco anche la situazione (si riferisce alla tonsillite pre-olimpica, ndr). Alle Olimpiadi l’attenzione sarebbe stata spropositata? Il tennis è uno dei tanti eventi, probabilmente nemmeno tra i primi dieci, anche se sei il numero 1 del mondo”.

Infine, un accenno anche al Masters 1000 di Miami appena iniziato, con la fiducia che Berrettini possa andare avanti: “La parta alta del tabellone ha tanti potenziali semifinalisti, mentre la parte bassa è decisamente più scarica… il tabellone di Berrettini è buonissimo, al netto della sconfitta a Indian Wells, arriva da un momento positivo. Nella parte alta ci sono Rublev, de Minaur, Shelton, Hurkacz, Shapovalov, Fritz, Draper, Rune, Zverev e invece sotto non c’è niente. Berrettini può vincere con Rublev e poi troverebbe de Minaur o Fonseca... anche Musetti non casca male, avrebbe un terzo turno con Auger-Aliassime e poi Michelsen o Djokovic”.

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