Protagonista della prima tappa del Trophy Tour al Circolo Canottieri Roma, Nicola Pietrangeli ha parlato ancora una volta di Jannik Sinner. Il tema stavolta è la volontà espressa dal presidente federale Angelo Binaghi di voler costruire un vero e proprio fortino agli Internazionali d'Italia per proteggere il numero uno del mondo. "Sento di questa idolatria per Sinner che per questo motivo ha bisogno di questo piccolo rifugio — si chiede polemico Pietrangeli —? Ma ha 23 anni e deve stare con i suoi amici, che fa si mette lì e si chiude dentro? Tutti andranno a rompergli le scatole, non la trovo una grande idea tra tutte quelle di Binaghi".
E ancora: "Spero che i nuovi tifosi di tennis non si dimenticheranno di lui alle prime sconfitte — ha detto Pietrangeli — I giovani di oggi si scordando che qualcuno è passato prima di loro”. Poi il due volte vincitore del Roland Garros ha ricordato le differenze tra il tennis di oggi e quello dei suoi tempi: "Questo tennis di oggi non mi appartiene, è come la Formula 1, vanno a 350 all’ora — ha detto ancora l’ex tennista — Senza l'aiuto di mio padre io avrei giocato a pallone. Oggi non ci crede nessuno quando io racconto. Per vincere Parigi ora danno 2,5 milioni di euro, io ho vinto 150 dollari".
Jannik Sinner, l'annuncio clamoroso: dove va a giocare prima del Roland Garros, gufi abbattuti
Jannik Sinner ha confermato la sua partecipazione all’Open di Amburgo (17-24 maggio 2025), per preparare al meglio...Infine un pensiero sulla Coppa Davis, che ha vinto da Capitano nel 1976 e che lo vede recordman assoluto, essendo stato il giocatore che ha disputato più partite di ogni tempo: "Io e la Coppa Davis ci conosciamo da molto tempo e molto intimamente — ha concluso — La Coppa Davis è un altro gioco, si respira un'atmosfera speciale. Non c'è un mental coach che ti può insegnare a giocarla. Ho visto tantissimi essere fantastici giocatori da torneo non fare bene in Davis. Fognini, ad esempio, ha sempre dato il massimo per la Davis, nessuno gli può dire niente".