
Juve, Di Livio distrugge Thiago Motta: "Progetto fallito, via a prescindere, mi fa paura"

Ci è andato giù pesantissimo Angelo Di Livio contro Thiago Motta e la sua gestione nella live sul canale Youtube della giornalista Giulia Mizzoni. L’italo brasiliano è autore di una stagione deludentissima da allenatore della Juve e domenica è caduto per 3-0 contro la Fiorentina.
Di Livio lo ha attaccato: "Anche con il quarto posto deve essere sostituito a fine stagione, non è questa la mentalità giusta — le sue parole —. Il progetto è fallito. La squadra sta scappando di mano all'allenatore. Sono contro il traghettatore, sarebbe umiliante per la Juve. Se non c'è un allenatore vero io continuerei con Motta da qui fino alla fine per poi lavorare con qualcuno che possa ridare dignità a questa squadra. Ciò che mi sorprende di Motta è che in una partita come Fiorentina-Juve, uno come Gatti non può stare fuori: sa cosa vuol dire giocare una partita del genere, Kelly e altri lo sanno meno”.
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E ancora: “Non c'è una formazione base, si cambiano sempre gli uomini ed è un punto a sfavore dell’allenatore — ha detto ancora Di Livio — Sembra che stia allenando una scuola calcio, ma non è così. Alla Juve bisogna portare risultati. Ero molto entusiasta di lui all'inizio, pensavo che potesse fare qualcosa di importante. Invece le cose stanno peggiorando e mi mette paura. Se non arrivi tra le prime quattro ci sarà un buco economico incredibile. L'allenatore si deve confrontare, non deve dire 'qui comando io, sono il leader'. Non è così che si migliora. Yildiz se gli dai la 10 lo devi schierare nelle partite che contano, sennò che glielo dai a fare".
Poi una carineria verso Del Piero: “Per amore del club ha risposto bene, cosa aspettano a portarselo dentro? Guarda il Milan come sta dopo aver cacciato Maldini. Del Piero sta aspettando quello — ha detto ancora — (domenica dopo il match, ndr) si è sbottonato perché davanti all'evidenza non puoi non farlo. Ma è da portare dentro, ha tutto per essere un dirigente carismatico. Mi auguro che questo aspetto venga osservato con molta attenzione. Lui sta aspettando e la Juve deve avere il coraggio di farlo. Le bandiere vanno rispettate, non sono ingombranti, sono valori aggiunti. Guardate l'Inter, si circonda di giocatori che possano portare la loro esperienza. Un giocatore si allena e vede a bordo campo Zanetti... le cose sono diverse".
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La Fiorentina, con il 3-0, "ha umiliato la Juve — ha tuonato ancora Di Livio — Dopo una sconfitta pesante come quella contro l'Atalanta, mi aspettavo molto ma molto di più. Invece ho visto una squadra sulle gambe che non ha saputo reagire. Ce la possiamo prendere con Thiago Motta e sono d'accordo, ma non risparmio neanche i giocatori. Chi porta quella maglia deve avere gli attributi giusti e la personalità per rispettarla. Quando la indossi la devi saper difendere. Io l'ho portata per sei anni e avevo paura che mi facessero fuori: dovevi andare carico e starci con la testa. Io oggi vedo una squadra che non c'è più con la testa".
Di Livio ha poi mostrato dubbi anche sull’accesso in Champions della Juve: “Comincio ad avere dubbi sul quarto posto e sarebbe una disfatta — ha aggiunto — La società dovrebbe riflettere di più. Non sono contro questo mercato, ma oggi Koopmeiners, come Nico Gonzalez, non dovrebbero giocare neanche dieci minuti. Ci vuole personalità e voglia. Il fucile non può essere puntato solo su Motta, ha tante colpe ma poi i giocatori devono metterci la faccia. Io ho paura che non ci siano leader alla Juve, che nessuno dia la carica giusta. Avere giocatori caratteriali in campo è fondamentale".
Poi la conclusione in difesa di Giuntoli: "Non mi sento di criticarlo, quest’estate ho visto un’idea — le sue parole — Ovvio che se li vedi oggi dici che sono tutti da cacciare. Ma la Juve ha fatto un ottimo mercato. Credo che ora tutti debbano fare un passo indietro. Vedere Fagioli giocare così... Chi è che non lo faceva giocare? Ogni allenatore deve sempre avere pronto il Piano B, ma Motta si sta intestardendo. Non so quello che succederà, non so se rimarrà o no, ma mi auguro che ci sia un segnale forte da tutti. C'è solo un allenatore che potrebbe subentrare, senza chiamarlo traghettatore, ed è Roberto Mancini. L'unico di alto livello che potrebbe prendere in mano questa squadra. Io l'ho avuto a Firenze e già si vedeva che aveva idee ben chiare".
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