
Ferrari, rissa in team-radio tra Hamilton e l'ingegnere: ecco cosa accadrà ora

Un esordio da incubo per Lewis, nero come il cielo di Melbourne. Il flop Ferrari in Australia non è passato inosservato, come le difficoltà in pista di Lewis Hamilton, che ora vola in Cina, per il GP di domenica, con tante perplessità nella mente. La SF-25, domenica mattina, non si è accesa né con le intermedie né sulle dure, altalenando giri mediocri ad altri piuttosto lenti. E così la vettura che doveva essere l’antagonista della McLaren in questo avvio di Mondiale, si è ritrovata dietro alle rivali di testa, alla Williams, all’Aston Martin e alla Sauber, fanalino di coda in griglia assieme alla Haas.
La prima in Rosso se la sognava differente Lewis, che a Melbourne nel 2007, alla sua prima gara in F1, si prese il podio con la McLaren. Sarà forse stata l’inesperienza sulla SF-25 ad avergli creato del nervosismo, esploso nei messaggi via radio urlati all’ingegnere di pista Riccardo Adami. In primis quando il secondo gli ha chiesto di usare il sistema di regolazione dell'energia della batteria: “Puoi usare K1 quando vuoi”, “Ci sto provando, è molto difficile. Lasciami in pace”. Quindi nel finale, quando tutti i piloti tornavano ai box per mettere le intermedie, sotto il diluvio, mentre sia lui sia Leclerc restavano fuori (10° e 8° finali), costretti così alla sosta nella tornata seguente quando oramai era troppo tardi.
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“Pensavo avessi detto che non avrebbe piovuto molto. Abbiamo perso una grande occasione”, ancora la frase di rabbia di Lewis verso Adami, a corredo di diverse parolacce che la F1 ha bippato in mondovisione. Poi il 40enne britannico di Stevenage è andato di fronte alla stampa, con il volto deluso, ed è tornato più tranquillo: “È stata una delle giornate più dure — ha detto — È un peccato perché speravo di qualcosa di più, a un certo punto ci eravamo trovati in una posizione in cui lottare per il podio senza pittare, però poi è arrivata ancora più pioggia e la situazione è peggiorata. Semplicemente non abbiamo portato la macchina nella finestra, ma non penso che sia così lontana come è stato oggi (ieri, ndr). Anche in qualifica non siamo riusciti a estrarre la prestazione».
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Secondo Lewis i malintesi sono arrivati per il fatto che sia lui sia Adami si conoscono poco, e avranno tempi di migliorare la propria conoscenza e il proprio feeling: "Penso che Riccardo abbia fatto un ottimo lavoro — ha detto — Stiamo imparando a conoscerci a poco a poco. Dopo questo Gp esamineremo tutti i team radio, le cose che ho detto e che mi ha detto In genere, non sono uno a cui piace avere molte informazioni in gara, a meno che non le chieda io. Ha fatto del suo meglio oggi e andremo avanti".
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