Boris Becker non ha dubbi. Per arrivare sulla vetta dell'Olimpo del tennis, un giocatore deve possedere certe caratteristiche atletiche e mentali. "Devi essere un po’ pazzo - ha poi chiarito -, un po’ egoista nel senso che la tua vita è il tennis”, ha spiegato l'ex leggenda tedesca. “Devi essere disposto a fare ciò che serve, tutta la tua vita deve riguardare il tennis. Non può esserci niente di più importante che vincere la prossima partita di tennis”.
Non è facile, però. Anche perché se lo fosse non sarebbe un traguardo così ambito. “Mantenere quell’intensità per molto tempo è difficile - ha ammesso in un'intervista rilasciata al sito ufficiale dell'Atp -, ma penso che noi ex numero 1 abbiamo tutti questa mentalità folle di fare ciò che serve per vincere la partita. È un grande risultato, che si tratti di una settimana, 12 settimane o 350 settimane".
Jannik Sinner, "imparare dai migliori": una clamorosa foto, con chi siede al tavolo
Tra numeri uno ci si intende alla grande. Jannik Sinner sta ancora scontando i suoi tre mesi di squalifica, dopo aver pa...L'ex tennista tedesco si è poi soffermato a parlare di Jannik Sinner, di cui nutre una profonda stima. "Sono stato molto onorato di consegnare il trofeo a Jannik Sinner - ha sottolineato -. Quando è diventato il numero uno del mondo non sono rimasto sorpreso. Vive e respira tennis, ha lasciato la sua casa a 13 anni per diventare il migliore. E’ sempre stato talentuoso, ma ciò che era davvero evidente è la sua determinazione”.