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"Valentino Rossi non si è più ripreso dalla morte di Simoncelli, cosa ha detto al papà": Carlo Pernat choc

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Sono passati ben 13 anni dalla morte di Marco Simoncelli sul maledetto circuito di Sepang. E a parlare di quella morte che ha lasciato il mondo delle tue ruote senza fiato e con un vuoto immenso è Carlo Pernat, veterano del paddock della MotoGp: "È quello che mi manca di più. Quando è morto, ho vissuto per due mesi a casa sua, coi genitori. Non l’ho mai detto a nessuno, ma io volevo smettere e così anche suo papà, Paolo. Ci siamo salvati a vicenda".

Poi, come in tanti ricorderanno, dopo la morte di Sic, Valentino Rossi, sparì dai riflettori per mesi, senza mai presentarsi a Coriano. Paolo Simoncelli, non riusciva a capire perché di quel comportamento, Carlo Pernat invece sì e ora ne parla: "Io sapevo cosa gli era successo: siccome l'ultimo colpo con la ruota glielo aveva dato lui, si sentiva in colpa di averlo ucciso e non riusciva a capacitarsi di questa cosa qui" spiega. Dopo il lungo periodio di assenza e di silenzio, Valentino bussò a casa di Paolo Simoncelli per dirgli: "Scusami, sono stato io", abbracciandolo forte. "Ha vissuto male in quel periodo e secondo me se lo sta portando ancora dietro, perché è una cosa che gli è rimasta in testa. Era il suo migliore amico – conclude Pernat -. Credo che questa perdita lo abbia segnato perché non è più stato lo stesso Valentino".

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