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Red Bull contro Ferrari, pronta a presentare un'accusa ufficiale: "Usa il mini-drs"

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Il tema delle ali flessibili è sempre di attualità se si parla di Formula 1. L’ultima battaglia sul caso, dopo le numerose polemiche rivolte alla McLaren per l’appendice flessibile vista nello scorso GP di Baku (vinto da Piastri su Leclerc), è quella che vede al centro il team britannico di Woking e la Ferrari. A condurla il team Red Bull, che ha messo nel mirino le ali posteriori utilizzate sulle MCL39 di Norris e Piastri e sulle SF-25 di Leclerc e Hamilton a Sakhir. Per il team della bevanda energetica ci sarebbe un mini-drs simile a quello utilizzato lo scorso anno a Spa, Monza e Baku. In particolare la flessibilità dei materiali, alle alte velocità, creerebbe una piccola fessura che così ridurrebbe di molto la resistenza all’avanzamento. 

Già nei test prestagionali in Bahrain, il d.t. della squadra, Pierre Waché, si è presentato dai commissari Fia per chiedere lumi, ma dalla Federazione è stato risposto che non è stata vista alcuna irregolarità a riguardo per entrambi i team. Ma secondo la testata specializzata FUnoAnalisiTecnica.com, il team anglo-austriaco non si è arreso ed è pronto a presentare un'accusa ufficiale nei confronti dei due team rivali. Per questo alcuni delegati Fia dovrebbero prossimamente, prima dell’avvio di Mondiale in Australia, visitare le fabbriche di Woking e di Maranello, per svolgere delle verifiche a riguardo. Sia il team papaya, sia quello del Cavallino, però, non sono preoccupati a riguardo, convinti di essere nella legalità e dunque di poter respingere le accuse della Red Bull. Una scuderia in passato finita sotto la lente della critica per le accuse relative all’infrazione del budget cap dell’anno 2022.

 

 

 

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