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Milan allo sbando, Furlani è sotto choc: "Tutto passa da me e non ho accordi con nessuno"

Federico Strumolo
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Se il Milan pare aver ormai abbandonato la corsa alla qualificazione per la prossima Champions League, la Lazio è più viva che mai. I biancocelesti, infatti, vincono 1-2 in casa dei rossoneri, portandosi avanti di una lunghezza sulla Juventus, che potrà comunque rispondere questa sera (la Vecchia Signora giocherà contro il Verona). Inutile dire che la serata di San Siro rappresenti l’ennesima delusione della stagione del Diavolo, a cui resta solamente la Coppa Italia. Sembra ormai impossibile centrare la quarta posizione, considerando i nove punti di distanza dalla stessa Lazio e i potenziali undici punti dalla Juventus (in caso di successo sul Verona).

In particolare a causa della scarsa continuità mostrata dal Milan per tutta la stagione (i rossoneri sono noni). A febbraio, per esempio, la formazione di Conceição ha vinto appena tre partite (Roma in Coppa Italia, oltre a Empoli e Verona in campionato), pareggiandone due (Inter e Feyenoord) e perdendone ben tre (Feyenoord, Torino e Bologna). Insomma, un ruolino di marcia incompatibile con una rimonta del genere, anche per la mancanza di unione palesata dal Milan, a partire dalla dirigenza. 

 

«Siamo tutti colpevoli di questa situazione. Tutto passa da me e non ho accordi con direttori sportivi», le parole dell’amministratore delegato Furlani, prima della partita, a mandare un messaggio a Ibrahimovic, il quale avrebbe già l’accordo con l’ex Lazio Tare. Conceição proverà a isolarsi, pensando al campo, ma deve anche fare i conti con la protesta del pubblico, con la curva assente per il primo quarto d’ora e più di uno spazio vuoto sugli spalti del Meazza. Non sorprendono, dunque, le difficoltà mostrate dal Milan, in completo affanno fin dall’inizio. Il gol ospite è nell’aria e arriva al 28’, quando Marusic si inserisce in avanti e calcia verso Maignan, il quale non può intervenire sulla respinta di Zaccagni. Nella ripresa il Milan prova a reagire, ma tutto si complica quando Pavlovic viene espulso per un intervento su Isaksen. Sembra finita, ma i rossoneri riescono a pareggiare nel finale con Chukwueze su assist di Leao, prima della beffa all’ultimo respiro, con il rigore trasformato da Pedro (fallo di Maignan su Isaksen, dopo l’intervento del Var). E la panchina di Conceição traballa sempre di più.

 

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