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Serie A, Pedro stende il Milan su rigore al 98': la Lazio si riprende il quarto posto
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La Lazio vola, sprofonda il Milan. Lo scontro diretto di San Siro è una mazzata sulle ambizioni Champions dei rossoneri, al terzo ko di fila e ormai lontanissimi dal quarto posto, superati in classifica anche dalla Roma e ora noni. I biancocelesti trionfano 2-1 grazie a un rigore trasformato in pieno recupero da Pedro in una partita pazza, che i ragazzi di Baroni avrebbero potuto chiudere più volte, complice la superiorità numerica per l'espulsione di Pavlovic a metà ripresa, e che invece hanno dovuto vincere due volte dopo la zuccata di Chukwueze a cinque minuti dal 90' che aveva risposto al vantaggio di Zaccagni in un primo tempo a chiare tinte biancocelesti. Per la Lazio è un successo pesante, che vale momentaneamente il quarto posto – aspettando la Juventus in campo nel monday night con il Verona – e che soprattutto spedisce a meno nove il Diavolo, ormai tagliato fuori da ogni discorso Champions dopo l'ennesima prestazione incolore.
La partita inizia in un'atmosfera surreale, con la protesta silenziosa di San Siro – il tifo organizzato ha iniziato a sostenere la squadra solo dal 15' contestando apertamente la proprietà con cori contro Cardinale – che favorisce la partenza sprint della Lazio, che sfiora il vantaggio due volte nei primi dieci minuti con Dia e con un cross di Nuno Tavares su cui Pavlovic rischia l'autorete. Dopo un avvio complicato i rossoneri tentano di reagire con un tentativo di Jimenez, ma l'inerzia è dalle parte degli ospiti che non a caso sbloccano il risultato poco prima della mezz'ora con Zaccagni, lesto ad avventarsi in spaccata sulla respinta di Maignan dopo un primo tiro di Marusic, imbeccato da Tchaouna. Conceiçao tenta subito di dare la scossa inserendo Joao Felix per Musah già prima dell'intervallo. Il portoghese si fa notare subito ma è ancora la Lazio ad andare a un soffio dal raddoppio ancora con Zaccagni, il cui tiro al volo sfiora il palo.
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Con il ritorno dei Fab Four (Felix, Gimenez, Pulisic e Leao) contemporaneamente in campo il Milan ritrova almeno un po' di verve davanti, proprio Joao Felix su invito di Pulisic ha sui piedi la palla dell'1-1 (conclusione alta). La Lazio comunque non si limita a gestire il vantaggio e ancora con lo scatenato Zaccagni spaventa San Siro con un tiro a giro a lato di poco. La partita cambia però al 22'. Guendouzi recupera un pallone e lancia Isaksen verso la porta, Pavlovic lo atterra in ritardo e con le maniere forti, per Manganiello è rosso diretto e il Milan così ancora una volta è costretto a rimanere in dieci. Conceiçao non cambia comunque l'atteggiamento dei suoi, anzi toglie Pulisic e inserisce Chukwueze per un Diavolo sbilanciato e a trazione anteriore. I biancocelesti però non ne approfittano e pagano dazio: Leao pennella al 40' un cross per la testa di Chukwueze, lasciato libero da Nuno Tavares. Nel finale entrambe le squadre, sbilanciatissime, cercano i tre punti. In pieno recupero Maignan stende in area Isaksen, l'arbitro concede il rigore dopo aver rivisto l'episodio al Var. Dal dischetto Pedro non trema, la Lazio ottiene una vittoria pesantissima in chiave Champions e fa sprofondare il Milan, sommerso dai fischi di San Siro e precipitato al momento a meno nove dal quarto posto.
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