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Jannik Sinner, altro fango tedesco: "In campo con un tesserato, il video lo può inguaiare"

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Il patteggiamento di tre mesi di Jannik Sinner, riguardo al caso Clostebol, ha fatto scattare la polemica. Dalla Germania sono sempre duri contro Jannik, come era già successo dopo la vittoria degli ultimi Australian Open contro Zverev, quando i quotidiani avevano parlato di successo falsato.

Se in Inghilterra il Times ha ricordato che tra il 2019 e il 2023 un totale di 38 atleti italiani sono risultati positivi al farmaco, i tedeschi dello Zeit Online hanno scritto un articolo sottolineando come Jannik, il 14 febbraio, fosse in campo a Doha per allenarsi contro il ceco Jiri Lehecka, prima del via del torneo Atp, nonostante il patteggiamento con la Wada partisse dal 9 febbraio

 

 

 

Secondo i tedeschi si tratterebbe dunque di una violazione del Codice mondiale antidoping, precisamente dell'articolo 10.14.1. L'articolo in questione è quello che vieta al giocatore squalificato (o sospeso in via cautelare) non solo di partecipare ai tornei, ma anche di allenarsi con altri tesserati e/o in strutture affiliate a una federazione nazionale o internazionale. La violazione in questo caso comporterebbe il raddoppio del periodo di sospensione. Sinner potrà tornare agli allenamenti ufficiali dal 13 aprile, 20 giorni prima della fine della squalifica.

 

 

 

Lo stesso Zeit ha sottolineato che l’accordo con la Wada è stato concluso con un preavviso molto breve, diventando ufficiale nella giornata di venerdì 14, non tenendo conto dei giorni nei quali Jannik si allenava al torneo, prima di ricevere e accettare la proposta di patteggiamento della Wada. Un accordo che è partito dal 9 febbraio e che alla sua data di chiusura, il 4 maggio, permetterà a Jannik di giocare sia a Roma, sia a Wimbledon, sia al Roland Garros. L'aver collocato l'inizio della sospensione di Sinner al 9 febbraio non poteva dunque non tenere conto delle conseguenze in termini di quanto avvenuto tra il 9 e il 14, ‘sanando' il tutto. Dunque Jannik non rischia nessun raddoppio di squalifica.

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