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Jannik Sinner, Angelo Binaghi: "Perché dobbiamo essere felici dell'accordo"

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"È la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo", lo ha affermato il presidente della Fitp, Angelo Binaghi commentando l'accordo tra Jannik Sinner e Wada. "Questo accordo tra le due parti certifica l'innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d'Italia a Roma dove tutta l'Italia lo accoglierà come merita", ha poi aggiunto.

"Resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro, questo sarà forse l'ultimo grande errore della Wada che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto", ha concluso Binaghi.

 

Poco prima delle dichiarazioni del presidente della Fitp erano arrivate anche le parole di Jannik Sinner: "Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell'anno. Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della Wada sono una protezione importante per lo sport che amo - ha aggiunto Sinner -. Su questa base, ho accettato l'offerta della Wada di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi".

 

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