Jannik Sinner, indiscrezioni da incubo di Barazzutti: "La squalifica? Qualcuno mi ha detto che..."
Corrado Barazzutti, icona del tennis italiano, ha concesso un'intervista a La Nación in cui ha affrontato diversi temi caldi del momento, dalle prospettive dell'Italia nel panorama tennistico al futuro dei giovani talenti, senza tralasciare il caso doping e l'incredibile ascesa di Jannik Sinner. Già, Jannik è sempre al centro dell'attenzione, per ovvie e meritorie ragioni. L’ex capitano di Coppa Davis ha elogiato il numero uno azzurro, paragonandolo persino alle leggende del passato, sottolineando come il suo livello di gioco sia superiore alla concorrenza attuale.
Analizzando le qualità di Sinner, Barazzutti non ha esitato a sbilanciarsi: "Al momento è un alieno. Non è forte, è fortissimo. Gioca al livello di un giovane Djokovic, di un giovane Nadal, di un giovane Federer. Il problema è che gli altri giocatori non sono al suo livello. Alcaraz, quando gioca bene, è l'unico che può competere con Sinner, che non ha alti e bassi: questa è la sua forza. Vince anche quando non gioca bene. Gioca il miglior tennis del mondo. Medvedev e Tsitsipas non giocano più così bene. Stiamo aspettando Rune, è giovane, Djokovic sta per finire, i giovani che potrebbero essere vicini sono Musetti, Rune, Shelton, i cechi Mensik e Machac e il brasiliano Fonseca. Sono i nuovi giocatori che prenderanno il posto di Tsitsipas, Rublev, Medvedev, Ruud. Vedremo se raggiungeranno il livello di Sinner. Se non lo faranno, vincerà sempre Jannik, ha una mentalità molto forte”, ha rimarcato.
Ma uno dei passaggi più importanti dell'intervista è stato quello sul caso-doping, in attesa del verdetto del Tas di Losanna sul ricorso della Wada, e quello sul confronto con lo spagnolo Carlos Alcaraz. Parlando della vicenda Clostebol, Barazzutti ha osservato come Sinner abbia saputo gestire la situazione con una straordinaria freddezza: "Continuò a giocare e la cosa non sembrò influenzarlo per nulla. Avrebbe anche potuto smettere di giocare in attesa della sentenza oppure proseguire, e così ha fatto, continuando a vincere. Non è facile, nessuno sa cosa succederà. Alcuni dicono che non succederà nulla, altri che verrà squalificato per uno o due anni. Sinner è il numero 1 al mondo perché ha una testa molto forte. Ha la capacità di mettere da parte qualsiasi potenziale interferenza nella sua carriera e di giocare pensando solo al miglior tennis. Alcaraz sembra giocare un tennis migliore e più bello, ma Sinner fa sembrare tutto facile, anche quando in realtà non lo è. È una persona calma, è empatico e umile. Non vuole essere un personaggio super famoso, gli piacciono la famiglia e gli amici, non cerca la notorietà. Lui è l'anti-diva", ha concluso Barazzutti. Insomma, l'incubo di una squalifica del tutto ingiusta resta drammaticamente concreto.