Jannik Sinner, il fango di Marco Travaglio: "Berlusconismo sportivo"
Da Silvio Berlusconi a Jannik Sinner. Cosa hanno in comune il fenomeno azzurro e l'ex presidente del Consiglio? Sono entrambi italiani, hanno avuto guai con la giustizia e, soprattutto, sono diventati oggetto privilegiato della penna di Marco Travaglio. Il direttore del Fatto Quotidiano - come un Nick Kyrgios qualunque - è intervenuto nel dibattito sull'altoatesino riguardo al caso doping che lo vede coinvolto in prima persona. Il giornalista ha paragonato la vicenda del numero uno al mondo al passato giudiziario dell'ex leader di Forza Italia. "Berlusconismo sportivo", ha commentato Travaglio.
Al di là delle interpretazioni giornalistiche, Jannik Sinner rischia grosso. Le analisi sui campioni prelevati al numero uno al mondo "potrebbero portare a una squalifica perché i riscontri sulle analisi sono oggettivi", ha spiegato l'avvocato esperto di diritto sportivo ed ex giudice del Tas di Losanna Angelo Cascella. "Non conta per la squalifica - ha poi aggiunto - A Sinner non è contestata la mala fede, che avrebbe portato a una sanzione fino a 4 anni, ma la negligenza”.
"Io non direi proprio così": Gramellini attacca Sinner? Vecchioni gli dà una lezione epica | Video
“L’atleta è responsabile anche dell’operato dei propri collaboratori e questo potrebbe portare a una squalifica fino a due anni”, ha sottolineato Cascella, che spiega come nemmeno il fatto che la sostanza non abbia migliorato le prestazioni di Sinner sarebbe un elemento determinante. Infatti, “se è vietato assumere lo steroide anabolizzante, e questo c’è nel corpo dell’atleta, il riscontro è oggettivo e potrebbe essere sanzionato”.
Anna Kalinskaya, lo schiaffone a Sinner poco prima di scoppiare in lacrime: retroscena esplosivo