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Nick Kyrgios, la bomba di Cassano: "Il suo problema è Anna Kalinskaya", Sinner gode

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Antonio Cassano si scatena e va all'attacco di Kyrgios. L'ex attaccante entra nella polemica tra l'australiano e Jannik Sinner e dice la sua: "Da quello che leggo, io non conosco i fatti, da quello che leggo pare la Kalinskaya, l'ex fidanzata di di Kyrgios, poi si è lasciato. Secondo me anche un po' di invidia". E ancora: "Allora, Kyrgios a me piace da impazzire come gioca, perché lui è estroso. Lui nell'epoca dei Big Four li ha battuti tutti e quattro, è devastante, fortissimo, aveva una manualità incredibile, batteva a 230 all'ora. Però adesso ha preso ‘sta strada qua, dove fa spesso e volentieri il telecronista e vuol fare quello che che rompe i coglioni, Il Cassano della situazione. Solo che io parlo per cose che mi informo, che studio, che guardo, lui invece adesso lo ha preso di mira dalla questione lì, la WADA non la WADA etc. Kyrgios, non rompere i coglioni a Sinner, perché oggi è il giocatore più forte al mondo, non ha fatto un cazzo, punto. Perché lui dice: ‘Sono stati sospesi tizio, caio e sempronio'. Perfetto. E se non gli trovano niente e gli dicono che non è da da accusare ed è da scagionare, punto e basta. Se poi sbaglia, siamo noi i primi a dire: ‘Ha sbagliato'. Siccome è un ragazzo perbene, e infatti anche Zverev quando parla di ‘sto ragazzo qua dice ‘ragazzo 10 e lode'".

Poi mette nel mirino anche Rune: "La maggior parte parlano tutti bene di Sinner. Chi rompe i c...? Kyrgios e Rune. Perché quando ha giocato contro Rune, fra un set e l'altro è andato dentro lo spogliatoio. Quello fa la battuta: ‘Vai a vedere cosa ha fatto dentro'. Rune, non rompere il cazzo. Rune, ti è rimasta solo la chiacchiera, non rompere il cazzo a Sinner. E Kyrgios, sei forte, mi piaci come giochi, anche come personaggio, ma non rompere il cazzo a Sinner perché oggi le chiacchiere stanno a zero. Lui fa uno sport diverso e non rosicare per mille motivi. Non rompere il cazzo, punto e a capo".

 

 

Infine chiude così: "o ho la vaga impressione che lui è un Djokovic di 22-23 anni, è una macchina, un robot, una roba devastante. Sul cemento la vedo complicata che qualcuno possa batterlo, la vedo complicatissima. Però si adeguerà anche sul sul rosso e sul verde. La cosa che mi piace, è spettacolare come parla, com'è umile. È andato ad abbracciare Zverev che piangeva. Sto ragazzo qua veramente è da premio Nobel della bontà, del lavoro, dell'umiltà per come parla. A me a livello proprio di immagine, di umiltà, di atteggiamento, non faccio il paragone, ricorda Federer. Roger per 20 anni di seguito ha vinto il giocatore più amato dai fan per la stagione. Lui già ne ha vinti due, lo vedo come immagine simile a Roger. Come giocatori io vedo Djokovic, ovviamente a me piace più Federer che Djokovic, però poi Djokovic ha vinto di più. Io ho la vaga impressione che tra lui e Alcaraz non so chi può batterli, ad oggi è devastante, ingiocabile Sinner".
 

 

 

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