Jannik Sinner, ecco perché i campioni della racchetta insidiano i calciatori
È tennis boom, l’ascesa di questo sport è impetuosa come un rovescio di Jannik Sinner ed entra sempre più spesso anche nelle stanze istituzionali. Stamattina alle ore 10.30 in punto, come da protocollo, Sergio Mattarella ha un incontro speciale che lo distrarrà non poco e lo rilasserà, strappandogli sorrisi: riceverà l’Italtennis azzurra che sta stupendo tutti nel mondo. L’occasione è nobile ed è calendarizzata da tempo: Mattarella incontrerà i nostri tennisti che hanno colorato d’azzurro il 2024, nei tornei e in competizioni a squadre come la Coppa Davis e la Bilie Jean Cup. Premi e riconoscimenti doverosi per tutti, quindi, e una conferma: per popolarità, successi e appeal, il tennis vive davvero un periodo aureo. Guidata dal presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e dai due capitani di Davis e King Cup, Filippo Volandri e Tathiana Garbin, la delegazione comprenderà tutti i nostri campioni meno uno: Jannik Sinner che non ce la farà ad essere presente. «Il mio corpo deve riposare», ha detto. Dopo il trionfo di Melbourne il re del tennis soffre di un non lieve affaticamento dovuto allo stress del terzo Slam vinto e, consultati i medici, ha ricevuto un divieto: niente blitz a Roma da Mattarella. Non a caso Sinner si è cancellato anche dall’imminente torneo di Rotterdam. Solo riposo assoluto, dapprima a Sesto Pusteria laddove abbraccerà papà Hanspeter e mamma Seglinde e, poi, a Montecarlo. Con la dovuta calma, riprenderà poi gli allenamenti per essere nuovamente al top psicofisico in vista dei prossimi tornei: Doha (17-22 febbraio), Indian Wells (5-16 marzo) e Miami (19-30). Jannik trionfa anche perché sa ascoltare il proprio corpo.
Al Quirinale sfileranno gli altri azzurri, stelle di un’annata incredibile: da Berrettini a Musetti, da Arnaldi al duo Vavassori-Bolelli sino ai giovani Cobolli e Darderi. E poi le ragazze della King’s Cup: le olimpioniche del doppio, Jas Paolini, Sarita Errani, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti. «Abbiamo iniziato il 2025 persino meglio rispetto al gennaio dell’anno precedente che ci era sembrato eccezionale. Il tennis è innegabilmente lo sport del momento e i nostri campioni lo stanno portando a un livello di straordinario valore mondiale», ha detto Binaghi dopo l’Australian Open. «Il futuro ci riserverà enormi soddisfazioni. E per gli Internazionali di Roma avremo grosse novità». In effetti la tennismania è qualcosa di tangibile e sono i numeri a testimoniarlo. Ad esempio gli azzurri presenti nella Top 100 dell’Atp: a inizio millennio erano due (Davide Sanguinetti e Andrea Gaudenzi, attuale gran capo dell’Association Tennis Professionals).
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Oggi sono 11 e vanno dal re Sinner ai neo arrivati Francesco Passaro (numero 90) e Mattia Bellucci (98). Poi ci sono i numeri del del grande boom che sta vivendo questo sport e ha in Sinner il pifferaio magico, ammirato e amato - quasi da tutti - in cinque continenti. Nel 2001, anno primo del nuovo millennio, i tesserati di circoli in Italia erano 129.797, nel 2024 sono diventati 1.027.420. L’incredibile ascesa del movimento riguarda anche i praticanti: giocano a tennis e a padel (da qualche anno affiliato alla Fitp) 6.5 milioni di italiani. Il fatturato dell’intero movimento si aggira sui 200 milioni mentre nel 2001 era di 17. Stamattina il Capo dello Stato si aprirà a un sorriso quando penserà che l’industria tennis funziona così bene e la nave va. Anche se davanti a sé non avrà Jannik, il campionissimo che, ne siamo certi, lo stesso Mattarella perdonerà appieno per la giustificatissima assenza.
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