Paolo Bertolucci, la profezia sul futuro di Jannik Sinner: "Tutti, tranne uno"
Una vittoria straordinaria, dominando la finale dello Slam contro Sasha Zverev. Per Jannik Sinner è il secondo Australian Open, il terzo Slam della giovanissima carriera. L’ex Paolo Bertolucci lo ha applaudito in una intervista a Fanpage: "Quando vinci uno Slam non sei in ufficio — le sue parole — Sicuramente se guardiamo a 12 mesi fa, quello che si nota è che la distanza con gli altri è aumentata. Nel 2024 aveva vinto in cinque set contro Medvedev che poi era crollato per stanchezza. Sembrava certo una vittoria in un grandissimo torneo per Jannik che restava però uno dei 4-5 papabili per il successo in ogni Slam”.
Ora invece "c'è un uomo solo al comando e gli altri sono sempre più lontani — ha aggiunto — Un anno dopo Djokovic è meno pericoloso, e da dietro non sono arrivati volti nuovi. Lo stesso Zverev, numero due del mondo, ha detto che lui è troppo forte e non c'è nulla da fare. E se lo dice il numero due che ha preso 3 set a zero, figuriamoci gli altri. Distanza molto ampia”. E sulla questione di un Sinner “noioso” perché vince sempre, “questo succede con i fenomeni — le sue parole — D’altronde prima c'erano i tre, Federer, Nadal e Djokovic che se la giostravano un po'. Erano sempre loro tre, o quattro in semifinale, quindi anche prima era così. Probabilmente c'era più concorrenza, perché c'erano i Ferrer, Tsonga, Berdych che ora sinceramente non vedo".
Jannik Sinner sconvolge tutte le piattaforme: il potere del numero 1
Nonostante la deludente uscita contro Djokovic, Alcaraz “seppur discontinuo, sull'unico match o torneo può giocarsela alla pari con Sinner — ha detto — Lui è l'unico che ha dimostrato certamente di non avere continuità ma che, seppur a sprazzi, ha un tennis di livello altissimo”. Se ora Sinner conta già 3 Slam sul cemento, sulla terra e sull’erba ha detto di voler migliorare: “Sulla terra l'anno scorso non c'era e gli anni prima era troppo presto, sull’erba ha dimostrato di essere molto competitivo poi è successo quello che è successo (sono arrivate le notizie sul caso Clostebol, ndr) — ha concluso — Vediamo, ci saranno modifiche sulla programmazione: se l'avessi visto giocare Rotterdam mi sarei stupito. Poi bisogna vedere perché salterà Montecarlo, che è nella settimana dell'udienza. Potrebbe dare forfait anche in questo per poi concentrarsi su Madrid, Roma e Parigi. Se salta anche l’impegno spagnolo avrà due settimane per recuperare e giocare meglio sulla terra".
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