"Thiago Motta? Progetto fantasioso": terremoto-Juve, chi stronca il mister
Se la Juventus crede davvero in Thiago Motta, questo è il momento di dimostrarlo. Contro il club e l’allenatore piovono attacchi da tutti i lati, e per la maggior parte sono meritati, o comunque sensati. Per ora la rivoluzione affidata a Giuntoli e Motta è stata soltanto ideologica, perché non ha prodotto risultati, anzi è riuscita nell’impresa di peggiorare quelli dell’ultimo Allegri spendendo male sul mercato un sacco di quattrini. La nuova Juve sta lasciando così tanto a desiderare che sta persino riaccreditando Allegri, almeno agli occhi dei tifosi, perché comunque nessuna squadra si è fatta avanti per affidargli una panchina.
Se Motta è davvero un predestinato per ora non lo dà a vedere: la sua Juve al momento non sa di niente. A Thiago possono essere concesse tutta una serie di attenuanti: ha bisogno di più tempo per trasmettere la sua idea di calcio, ha avuto tanti problemi con gli infortuni, perdendo subito per tutta la stagione Bremer, l’unico insostituibile in rosa, e ha un calendario pieno di impegni. E però ci sono anche delle responsabilità evidenti: ha scelto deliberatamente di rinunciare a Vlahovic e di non coinvolgere Douglas Luiz (pagato 50 milioni); ha spinto fuori dal club Danilo, che ieri ha ufficialmente rescisso il contratto senza risparmiare una frecciata («Certe emozioni non si comprano con nessun progetto fantasioso»).
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A ciò vanno aggiunte certe scelte tattiche a dir poco cervellotiche e il mistero Koopmeiners, che continua a essere il solo insostituibile nonostante un rendimento imbarazzante. Le cose migliori le ha fatte con Savona e Mbangula, ma non sono abbastanza, soprattutto in un club del calibro della Juve, che ha come missione vincere, non lanciare i giovani. A questo punto la Signora può fare soltanto una cosa, stringersi attorno a Motta e aiutarlo a uscire da questa situazione scomoda. La Signora perderebbe la faccia se rinunciasse al “progetto Thiago” dopo un solo anno, o peggio ancora a stagione in corso. E infatti sono subito state smentite le voci rimbalzate dalla Francia, dove ieri L’Equipe scriveva di un presunto contatto tra la dirigenza bianconera e Xavi, ex allenatore del Barcellona. È evidente però che Motta deve iniziare a dare risposte in campo, qualche sporadico progresso a livello di gioco non è abbastanza. Gli ultimi risultati sono impietosi, con quattro pareggi e due sconfitte nelle ultime sette partite. L’unica vittoria è arrivata contro il Milan, beccato in una delle sue serate in cui non ha alcuna voglia di giocare a calcio...
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