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Milan, dopo la rissa Calabria-Conceiçao si è mosso Ibrahimovic: cosa filtra dallo spogliatoio

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Una rissa sfiorata, che avrebbe macchiato il sapore dolce di una rimonta arrivata all’ultimo minuto, quella del Milan sul Parma al Meazza. Dopo il triplice fischio di Abisso, Sergio Conceição e Davide Calabria sono quasi venuti alle mani, separati dai compagni che nel frattempo erano sotto la curva. Calabria, uscito al 33' della ripresa visibilmente contrariato (sostituito da Jovic), ha risposto per le rime all’allenatore portoghese ex Porto, che bruscamente si è diretto contro di lui.

Fondamentale l’intervento di Zlatan Ibrahimovic, che li ha invitati a presentarsi davanti alle telecamere per chiarire il malinteso. 

 

 

 

"Viviamo il calcio con passione, sono situazioni di campo che finiscono lì. Si vive con passione questo sport, sono cose che per me vanno bene perché era una situazione della partita - ha spiegato il tecnico portoghese nel post-match a Dazn -. Come con i figli: se non c’è un comportamento corretto lo si fa notare. Io sono diretto, loro sanno che stiamo creando un legame importante e anche con lo spirito abbiamo vinto".

 

 

 

Una domanda anche sull'esclusione dopo il primo tempo dei poco brillanti Theo Hernandez e Leao , letto da molti come un altro sintomo di gruppo che non funziona. "Volevo vincere prima, non in rimonta. Dobbiamo migliorare sul gioco. Le scelte all’intervallo sono state per migliorare la squadra, indipendentemente dai nomi. Theo e Leao ci hanno dato tanto in passato, anche vicino. Dico già che a Zagabria giocano. A questa squadra manca un po’ l’equilibrio tra fase difensiva e offensiva. Guardiamo gli attaccanti, ma è tutto il processo della squadra che permette a loro di segnare".

 

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