Champions League, attenti a mercoledì: un giorno storico per il calcio italiano
Mercoledì prossimo si celebrerà la prima delle ultime giornate della fase a girone unico della nuova Champions League. Ci sbilanciamo: sarà un gran casino bellissimo. Diciotto partite in contemporanea che incidono in una sola classifica sono una cosa mai vista. Solo i nostalgici a prescindere ne sembrano contrari, ma avvisiamo loro del paradosso: non eravate voi quelli che rimpiangevano la contemporaneità dei campi?
Saranno due ore di adrenalina pura. Ogni gol cambierà le sorti di diverse squadre. Ora dovrebbe essere chiaro il successo di questo nuovo formato: eliminare partite ininfluenti. Siamo all’ultima giornata e solo due squadre su 36 hanno già raggiunto l’obiettivo: Liverpool e Barcellona, infatti, sono già tra le prime otto che accedono direttamente agli ottavi di finale, ma tra loro in ballo c’è ancora il primo posto. I blaugrana, che hanno una differenza reti favorevole, devono sperare che i Reds perdano in casa del Psv e nel frattempo devono battere l’Atalanta in casa. E qui si arriva alle italiane: come siamo messi? Bene, quasi benissimo.
L’Atalanta è già sicura di un posto nei playoff che, a dire di Gasperini, non va dato per scontato. In effetti la Dea ci ha abituati bene, le imprese sono diventate la normalità. Ne servirà una a Barcellona e ci sono tutte le migliori condizioni per centrarla: la squadra di Flick, come si diceva, è già sicura della top-8 ed è l’eccezione che conferma la regola dell’ultima giornata thriller. Con una vittoria l’Atalanta volerà agli ottavi, con un pareggio salirebbe a quota 15 e rischierebbe di essere superata da diverse squadre (ne basterebbero due per finire ai playoff), anche se la differenza reti (+14) è eccellente.
ONORE AL BOLOGNA
L’unica italiana già eliminata (non sono più previsti ripescaggi in Europa League) è il Bologna, che ha fatto bene a esultare per la vittoria contro il Borussia Dortmund «come se fosse un quarto di finale», parole e musica di Italiano. Sarà arbitro nell’ultima gara in casa dello Sporting, che è a quota 10 punti, nel bel mezzo della tonnara per gli ultimi posti nei playoff, tra il Psg che sfiderà lo Stoccarda, il Bruges che farà visita al Manchester City che se non vince è clamorosamente fuori, e la Juventus che ospiterà il Benfica.
La Signora, ora a quota 12, è già sicura dei playoff perla serie di incastri di cui sopra, ma si gioca il piazzamento, anche se non è detto che più in alto sia meglio visto che molte big- Psg, City ma anche il Real Madrid- si stanno arrampicando in ritardo. Certo, avesse battuto il Bruges, altro discorso: la Juventus sarebbe stata ottava, il posto magico, l’ultimo dei primi, e avrebbe avuto il destino in mano.
Diversamente il Milan ha sfruttato alla grande un calendario in discesa. Dopo le prime due complesse, aveva cinque partite morbide in cui fare punteggio pieno, intervallate dal Real Madrid. Manca l’ultima in casa della Dinamo Zagabria per toccare quota 18 ed essere sicuri della top-8, mentre con un pareggio il rischio beffa è alto.
L’unico piccolo “problema”, motivo per cui questa Champions è elettrizzante, è che ai croati serve una vittoria per sperare di rientrare nelle prime 24 posizioni.
BASTA IL PARI
All’Inter invece basterà un pareggio in casa contro il Monaco per staccare il pass che vale l’accesso diretto agli ottavi di finale. Fondamentale non solo per la Champions League in sé ma anche e soprattutto peril campionato perché vorrebbe dire risparmiarsi due partite a febbraio, e considerando che il Napoli non ha altri impegni sarebbe davvero una manna... non dal cielo perché l’Inter se l’è guadagnata a suon di partite solide, come fa chi vuole arrivare in fondo.