Vagnozzi e Sinner, "modalità mostro": le parole clamorose dopo il match con De Minaur
Calma, consapevolezza e testa già alla prossima. E' un Simone Vagnozzi soddisfatto e tranquillo quello che nel post partita ha commentato il successo ai quarti di finale di Jannik Sinner contro l'australiano Alex De Minaur (10° successo in altrettanti scontri diretti).
"Oggi forse nei primi due tre game ha sbagliato qualche rovescio ma poi è entrato nella modalità 'mostro', come la chiama Panichi, e ha giocato un tennis davvero stellare". La memoria corre però al match da lui vinto agli ottavi contro Holger Rune. Un match reso ancor più complicato dal malessere accusato da Sinner nel corso del match. E' lo stesso coach dell'altoatesino a fare chiarezza su quanto accaduto, sgombrando il campo anche da preoccupazioni in vista delle future uscite del campione in carica dell'Happy Slam: "Già ieri lo avevamo visto meglio e il meteo ha aiutato - ha raccontato ai giornalisti presenti all'interno della Rod Laver Arena -, Non faceva caldo come l'altro giorno, ma già sapevamo che aveva recuperato da quel piccolo fastidio e che stava bene. Era un po' stanco, aveva mal di testa e un po' di mal di pancia, abbiamo preferito non far riscaldamento e conservare energie, e una volta in campo con il caldo e l'umidità è andato in sovrasforzo e questo ha causato un po' di nausea, tutto qua". Sono giornate che possono capitare all'interno di un torneo di due settimane. Vagnozzi lo sa bene, e sa come uscirne indenni aiuti a far crescere l'esperienza.
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"Per andare avanti in questi tornei può capitare di avere una giornata no e lui lo sta imparando. Impara in fretta, e l'altro giorno ha gestito molto bene tatticamente la partita". Adesso c'è una semifinale da giocare. L'avversario sarà Ben Shelton, battuto in tre occasioni da Sinner nel 2024. "Match complicati - li definisce Vagnozzi -. Shelton è un gran servitore e non ti dà tanto ritmo. Domani ci alleneremo con un mancino ma quella di domani sarà una partita diversa da quella di stasera e occorrerà scendere in campo con l'atteggiamento giusto".
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Le ultime battute Vagnozzi le dedica alla fine della collaborazione con Darren Cahill, notizia sfuggita a Sinner nei giorni scorsi ma ancora lontano dall'avverarsi: "Sapete quanto mi trovi bene con Darren - chiarisce subito l'allenatore italiano -. Sono dispiaciuto, ma lo capisco bene perché ha fatto questo lavoro davvero per molti anni. Per il momento stiamo pensando a quel che possiamo fare quest'anno e poi tra qualche mese vedremo quel che succederà. Se posso bastare io da solo? Non so se mia moglie a casa sarà d'accordo - scherza ancora il coach marchigiano -. Penso che ci vorrà qualcuno perché da solo 50 settimane l'anno fuori sarebbe complicato. Vedremo, non ne abbiamo parlato, l'anno è appena iniziato e abbiamo ancora tanti viaggi, tanti chilometri e tanti tornei. Posso dire che sono stati anni importanti e che oggi grazie a Darren mi sento un coach migliore".