Champions League, Juve brutta e spuntata, ma lo 0-0 a Brugge vale i playoff
Una delle più brutte Juventus della stagione porta a casa uno scialbo 0-0 in casa del Brugge nella settima giornata di Champions League, un punto che basta ai bianconeri per ottenere la matematica certezza della qualificazione ai playoff. Di fatto la Juve ottiene lo stesso risultato dell'Atalanta, ma lo spettacolo offerto dai ragazzi di Motta non ha nulla a che vedere con quello della banda Gasperini. Contro una squadra non certo eccezionale come il Brugge, la Juve si limita al compitino controllando il pallone senza mai affondare con convizione e nell'unica occasione in cui lo ha fatto si è letteralmente divorata il gol vittoria con Nico Gonzalez. Inspiegabili ancora le scelte di Motta, forse con la testa al Napoli in campionato, ma come ha spiegato bene Gasperini nel dopo partita di Sturm-Atalanta per vincere le partite servono gli attaccanti. Motta l'unico che aveva, Vlahovic, lo ha lasciato per 75' minuti in panchina. Così si fa poca strada.
Nella Juve, Motta conferma il 4-2-3-1 con Nico Gonzalez come punta centrale, supportato alle sue spalle di Weah, Koopmeiners e Mbangula. Parte dalla panchina Vlahovic. In mediana giocano invece Locatelli e Douglas Luiz, con Thuram questa volta in panchina. In difesa conferme per Gatti e Kalulu, con Savona e Cambiaso ai loro lati.
Tra i pali ci sarà Di Gregorio. Nel Brugge, il tecnico Hayen schiera un modulo speculare con Talbi, Vanaken e Tzolis sulla trequarti alle spalle di Jutgla. In porta l'ex Liverpool Mignolet.
Atalanta ai playoff di Champions League, Sturm Graz travolto 5-0
Si gioca in un clima gelido, con le due squadre che anche per scaldarsi partono a ritmi altissimi con pressing a tutto campo. La squadra di Motta cerca di far valere la sua qualità di palleggio, ma trovare spazi nell'aggressiva difesa belga non è semplice.
Il Brugge si conferma una squadra organizzata e capace di imprimere un'intensità elevata alla gara, tanto che a ridosso della mezzora si fa vedere anche minacciosamente dalle parti di Di Gregorio. Poco dopo la mezzora primo tentativo della Juve, con Douglas Luiz che dal limite calcia malissimo di sinistro dopo un pregevole gioco di prestigio nel controllo del pallone. Fino all'intervallo non succede più nulla, con i due portieri di fatto spettatori non paganti.
Brutto inizio di ripresa per la Juve, che rischia grosso dopo quattro minuti quando su un rinvio sbagliato di Di Gregorio il Brugge sfiora il gol con Jutglà. Il centravanti belga calcia a lato da ottima posizione. Immediata la replica bianconera con Mbangula che da sinistra mette in mezzo una palla solo da spingere in rete, ma Nico Gonzalez a porta praticamente vuota incespica incredibilmente sul pallone. Il ritmo continua ad essere alto, ma il pressing forsennato inevitabilmente fa emergere i limiti tecnici delle due squadre che sbagliano una quantità industriale di passaggi in mezzo al campo. Nella Juve è sempre Mbangula il più pericoloso, ma a mezzora dalla fine Motta lo spedisce in panchina insieme a Weah. In campo Yildiz e Conceiçao per cercare di dare nuova linfa all'attacco bianconero. E proprio da uno spunto del portoghese arriva un'altra occasione per la Juve, con Koopmeiners che di testa manda a lato da buona posizione.
Ma il Brugge non sta certo a guardare e a sua volta torna a rendersi pericoloso con il neo entrato Nilsson che calcia alto al volo da centro area. Motta fa entrare finalmente Vlahovic, con McKennie e Thuram. Fuori Nico e i deludenti Douglas Luiz e Koopmeiners. Juve che torna a farsi vedere in avanti con Locatelli che dal limite impegna Mignolet in angolo. E' questa l'ultima emozione di una gara scialba e forse più brutta anche dello 0-0 contro il Milan in campionato a San Siro. Ed è tutto dire...
Tomori usa solo tre parole: Milan, alta tensione dopo la sconfitta con la Juventus