Sinner e Rune, come sono ridotti dopo "il punto del torneo": la scena che spiega tutto
Uno, Jannik Sinner, mezzo-collassato per i guai fisici che l'hanno quasi messo ko sul più bello. L'altro, Holger Rune, chino e piegato sulle gambe per la stanchezza, ma forse ancora di più per la delusione dopo un punto che sembrava vinto. Uno scambio prodigioso, irreale, che il social media editori degli Australian Open ha già giustamente bollato come "il punto del torneo" condividendolo su X.
Siamo a inizio terzo set. L'italiano campione in carica e numero uno al mondo ha vinto il primo 6-3, stesso risultato ma a favore del danese numero 13 nel secondo. Inerzia che pende pericolosamente (per i tifosi italiani) verso Holger, che ha la palla break per "spaccare" la partita proprio nel momento in cui Jannik accusa i maggiori problemi di giramenti di testa e voltastomaco. "Non un infortunio, non mi sono sentito bene", chiarirà a match vinto la volpe di San Candido. In quel momento, però, il pensiero di tutti è uno solo: rischio ritiro, come a Wimbledon 2024 contro Medvedev.
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Sinner nel momento più critico fa però capire al mondo perché è il più forte salvandosi nel giro di pochi secondi due volte, con due plastiche volée sotto rete e con un incredibile contro-pallonetto rovesciato che ricaccia Rune in fondo al campo. Finisce tutto con un impietoso, micidiale dritto incrociato al volo con il danese (assai poco simpatico) chiamato a rete e infilato senza problemi. Seguono secondi senza fiato, letteralmente, con i due splendidi atleti distrutti. Mani sui fianchi e sulle ginocchia, fiatone, occhi sbarrati a fissare il nulla. E intanto il pubblico della Rod Laver Arena e a casa, all'alba italiana davanti alla tv, tutti in piedi ad applaudire.
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"Non mi stavo sentendo bene, ho avvertito un po’ di sbandamenti e forse ho avuto problemi con la pressione. In quel momento c’era tanto sole ed era molto umido", ha spiegato Sinner, ammettendo con la ben nota semplicità: "Sono contento di essere ancora nel torneo… oggi poteva finire in un altro modo. L’interruzione per i problemi alla rete, quei 20 minuti, mi hanno aiutato. Nessuno si aspettava una cosa del genere, di solito non si rompe in quel modo. Sono stato fortunato, mi ha permesso di rimanere fuori dal campo 20 minuti, mi sono rinfrescato un po’, ho messo acqua fredda in testa ed è stato di grande aiuto. Per me è stata una fortuna. Comunque, al di là delle mie difficoltà fisiche, è stato un gran match, con scambi molto spettacolari, un match di alta qualità”.
"A un certo momento della sera - sono le parole del presidente della Fitp Angelo Binaghi a Supertennis -, Jannik ci ha ricordato che è un essere umano con tutte le debolezze che ognuno di noi ha, soprattutto alla sua età. Poi invece ci ha ricordato di essere il campione del mondo".
Point. Of. The. Tournament.
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 20, 2025
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