Panatta e Sinner, "quello ha perso quando è nato": parole forti in diretta
"Quello ha perso quando è nato, come fa a battere Sinner". Non ci va giù leggero, Adriano Panatta. L'ex tennista, gloria della nostra racchetta, commenta l'Australian Open in corso a Melbourne nel podcast "La telefonata", come sempre in compagnia dell'amico, ex collega nonché ex compagno di nazionale Paolo Bertolucci. Un appuntamento imperdibile per ogni appassionato, figuriamoci quando in campo c'è Jannik Sinner.
Sabato l'altoatesino numero 1 al mondo ha affrontato il modesto americano Marcos Giron al terzo turno, vincendo in scioltezza senza i patemi che avevano affrontato il turno precedente contro l'ancora più modesto Schoolkate. "Sono partite inutili quelle lì", taglia corto Panatta.
"Guardandolo - spiega l'ex capitano di Davis riguado a Sinner -, mi dà l'idea di questa cosa qua: che lui abbia incorporata dentro il suo corpo, nella sua mente, l'intelligenza artificiale. Per cui quando arriva la palla dell'avversario, l'intelligenza artificiale, la sua, mica ha un meccanismo, lo mette nelle condizioni di giocare al 99% il colpo giusto. Lui non fa mai una caz***ta, questa è la verità, ne fa una sola a torneo. Questa cosa qui lui l'ha sviluppata con l'allenamento, secondo me avrà fatto 300-400 milioni di cesti, perché la ripetitività che ha lui nel gioco è automatizzata. Ha questa cosa che in ogni parte del campo dove lui va, alla fine gioca nella maniera giusta".
"A un certo punto ho cambiato canale": clamoroso Panatta: mentre Sinner faceva a pezzo Giron...
Tutti in piedi, insomma. E ora tocca negli ottavi a Holger Rune, danese numero 13 Atp, a provare a sbarrare la strada al campione in carica. Difficile che la partita di lunedì (all'alba in Italia) sia così "noiosa" come quella contro il povero Giron.
"Ha solo il servizio, il resto è solo volgarità": chi viene massacrato da Panatta, Sinner avvisato
Vince nel frattempo lo specialissimo "premio antipatia" di Panatta l'americano Ben Shelton, che ha eliminato l'altro azzurro Musetti: "Brutto, antipatico, volgare - lo 'battezza' Adriano -. A parte che ha una canotta che non si può guardare. Ogni volta fa tutte queste sceneggiate in campo, è una cosa insopportabile, io uno così volgare non l'ho mai visto in campo. Cosa ha Shelton? Un bel servizio. E il resto? Il resto è volgarità".