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Sinner, il nuovo allenatore: l'ultimo, clamoroso nome, "quello che lo aveva attaccato"

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La gaffe di Jannik Sinner che in mondovisione, da Melbourne, ha comunicato a tutti che il divorzio dal suo coach Darren Cahill sarà anticipato sta dando subito i suoi frutti avvelenati. Il numero 1 al mondo e l'allenatore australiano che l'ha preso sotto la sua ala nel giugno del 2022 e portato in cima il mondo nel giro di pochi mesi si lasceranno nel 2025. Cahill aveva avvertito che Sinner sarebbe stato il suo ultimo giocatore in carriera, ma nessuno era pronto a un addio così repentino. E dunque, eccoci all'inevitabile toto-sostituto.

Detto che Jannik un altro allenatore ce l'ha già, Simone Vagnozzi, bravo e stimato, in queste ore dall'Australian Open rimbalzano le ipotesi più disparate. I tifosi dell'altoatesino hanno subito puntato in alto: il 45enne croato Ivan Ljubicic, ex numero 3 al mondo da giocatore ma soprattutto accanto a Sua Maestà Roger Federer una volta appesa la racchetta al chiodo.

 

 

 

Qualcuno, dopo il match vinto (con qualche patema) contro il semisconosciuto Schoolkate, ha notato l'intervista particolarmente affettuosa di John McEnroe a Jannik e ha fantasticato: vuoi vedere che il feeling tra l'ex mito americano del tennis anni Ottanta, un autentico "cavallo pazzo" e la volpe di San Candido si trasformerà in collaborazione tecnica vera e propria? Idea suggestiva, come peraltro le altre due piste che si stanno affacciando in queste ore.

 

 

Se serve un "supercoach", allora occhio a Goran Ivanisevic, carattere fumantino in campo e grande saggezza da allenatore. Al debutto, ha portato il connazionale Cilic ha vincere gli Us Open 2014. Quindi ha lavorato con Berdych e Raonic prima della lunga collaborazione con Nole Djokovic, indiscusso numero 1 al mondo, tra 2019 e 2024. Dallo scorso ottobre è invece a fianco di Elena Rybakina.

Altro nome eccellente quello di Boris Becker, che in carriera ha lavorato con Djokovic e per pochi mesi con Holger Rune, che con Sinner ha sempre avuto un rapporto piuttosto conflittuale. Altra particolarità: Becker non era stato particolarmente tenero nel commentare la vicenda Clostebol, per cui è attesa la sentenza del Tas di Losanna il prossimo 16 e 17 aprile e per cui l'azzurro potrebbe rischiare addirittura uno o due anni di squalifica. "Si, è negativo per il tennis - aveva detto l'ex Bum bum poche settimane fa -. Bisogna trovare una soluzione sensata affinché ciò non accada di nuovo. Se due dei migliori professionisti del nostro sport sono coinvolti, allora è dannoso. Questo innegabilmente offusca la nostra immagine".

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