Jannik Sinner, la rivelazione del boss Usada scuote gli Australian Open: "Perché è innocente"
Tra i contrari Nick Kyrgios, Denis Shapovalov, senza dimenticare i dubbi di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. In sua difesa diversi protagonisti del tennis che fu come Martina Navratilova, John McEnroe o Andy Roddick. Ora, però, anche il boss dell’Usada, l’agenzia antidoping statunitense, Travis Tygart, ha difeso Jannik Sinner nella vicenda della contaminazione indiretta al Clostebol, nel corso dei passati Indian Wells di febbraio. “Se Sinner è dopato, cosa che non penso sia basata sui fatti che sono stati resi pubblici, allora la sentenza di non colpevolezza era perfettamente appropriata a questo caso — le sue parole al Daily Maverick — A differenza del caso dei 23 nuotatori cinesi, con Sinner sono state seguite le regole, è stata mantenuta trasparenza”.
E ancora: “Perché Sinner non è stato sospeso? Lo è stato — ha aggiunto Tygart — Ha fatto appello subito e l’hanno revocato, è previsto nelle regole. Confrontiamolo coi nuotatori cinesi: non hanno mai sospeso nemmeno provvisoriamente quegli atleti, come avrebbero dovuto. Ed è scandaloso. I campioni di Sinner hanno mostrato meno di un nanogrammo di Clostebol, una quantità minima: circa 500 picogrammi”. Sempre secondo l’esperto, c’è un esperimento condotto dal laboratorio di Colonia “in cui (quelli che ci hanno lavorato su, ndr) hanno preso un farmaco, una lozione da banco, e se la sono spalmata sulle mani. Dopo aver fatto asciugare le mani, sono andati a stringere la mano a una persona. Poi hanno prelevato l’urina da quella persona: i risultati hanno mostrato che avevano un livello basso, circa 500 picogrammi”.
Intanto Sinner si concentra sugli attuali Australian Open. Giovedì è acceduto al terzo turno, dopo aver battuto l’australiano Tristan Schoolkate e averlo fatto al primo turno contro il cileno Nicolas Jarry. A fine stagione ha annunciato l’addio di Darren Cahill, che andrà in pensione e si godrà la famiglia. Il suo incarico potrebbe essere preso internamente da Simone Vagnozzi, che diventerebbe head coach, anche se c’è chi ha provato a ipotizzare il nome di McEnroe. La terza soluzione, la più probabile, sarebbe l’ingaggio di un altro tecnico top, nel pieno della sua attività.
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